PALERMO – Servivano delle risposte, ma non sono arrivate. Il ritiro all’Etihad Campus di Manchester svolto dal Palermo dal 20 al 24 settembre sembrava poter essere il punto di svolta della compagine rosanero. Due settimane, prima nel Regno Unito e poi in Sicilia, durante le quali poter approfondire quanto necessario al consolidamento della squadra guidata da Eugenio Corini. Il risultato però è stato insufficiente. Pur contro una squadra in forma come il Südtirol, il Palermo non ha messo in campo, davanti ai propri tifosi, alcun tipo di risposta prevista dopo il tempo avuto a disposizione.
Una delusione per la piazza, per la squadra, per l’allenatore. Una delusione probabilmente inaspettata, dettata dalla motivazione e da quanto visto durante i giorni di ritiro nella sede del club di Pep Guardiola. Le aspettative erano alte, soprattutto dopo quanto descritto da allenatore e calciatori al rientro a Palermo. Contro la squadra di mister Bisoli, però, sembra essere crollato tutto come in un castello di sabbia. A testimoniare questa delusione ci hanno pensato anche i 16 mila del “Barbera”, che dopo aver sostenuto la squadra per 90 minuti, hanno mostrato il loro dissenso alla fine del match fischiando Brunori&Co. “Fischi d’amore”, li ha chiamati Corini.
IDEA DI GIOCO
Errore di Pigliacelli a parte, decisivo comunque ai fini del risultato, quello che è mancato alla compagine rosanero contro il Südtirol è stata un’idea di gioco. Non tanto nello schieramento in campo degli 11 rosanero, con un modulo che è cambiato più volte nel corso dei 90 minuti della gara; quanto un’idea di gioco che ha riguardato principalmente la costruzione di azioni offensive da parte del Palermo. Poca intesa, poca lucidità e tanta confusione. Questo è emerso nel corso del match contro il club di Bolzano.
E questo è quello che probabilmente ha causato la maggiore delusione tra i tifosi rosanero. Al netto di due settimane di allenamenti intensi e dopo il ritiro di Manchester, sembrava scontato aver superato problemi atletici o di coesione della squadra. Contro il Südtirol invece è stato dimostrato che sono ancora presenti questi aspetti tanto ricercati. L’assenza di idee in fase di impostazione è quello che emerge in maniera preponderante nell’analisi del match del “Barbera”. Una mancanza che è emersa soprattutto durante il secondo tempo, quando la squadra di Bisoli ha deciso di rintanarsi nella propria metà campo in attesa che il cronometro facesse il proprio dovere.
Non è da sottovalutare, ad ogni modo, la prestazione non sufficiente di molti singoli della squadra di mister Corini. Dall’estremo difensore Pigliacelli, appunto, alla poca concretezza di giocatori d’esperienza come Stulac e Di Mariano. Aspetti da curare in vista della prossima sfida contro la Ternana, partita non facile per i rosanero. In attesa di tornare al “Barbera” per le successive due gare consecutive e di trovare quell’assetto definitivo che possa permettere al Palermo di trovare un consolidamento in questo campionato di Serie B.