Il Papa colloca il suo prossimo viaggio in Libano ‘sotto il segno della pace’. Lo ha detto dopo l’Angelus, citando gli ‘incessanti conflitti’, la ‘angoscia dei mediorientali quotidianamente immersi in sofferenze di ogni tipo’, i profughi e le violenze. ‘L’impegno per un dialogo e la riconciliazione – ha aggiunto – deve essere prioritario per tutte le parti coinvolte, e deve essere sostenuto dalla comunità internazionale, sempre più cosciente dell’importanza per tutto il mondo di una pace stabile e durevole nell’intera regione.
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