CATANIA – E’ stata firmata questa mattina al rettorato dell’Università di Catania la convenzione quadro attraverso la quale l’Ateneo, i comuni etnei di Adrano, Biancavilla, Belpasso, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Ragalna, Santa Maria di Licodia, i comuni ennesi di Centuripe, Regalbuto, Troina, il consorzio di Bonifica di Enna e il presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto danno ufficialmente vita al Patto di Fiume Simeto.
Si tratta di una innovativa struttura di governance territoriale che integrerà sinergicamente le competenze amministrative degli enti istituzionali coinvolti, con l’obiettivo di potenziare il ruolo delle comunità locali nella gestione del territorio. Potranno essere sostenute e implementate azioni di salvaguardia, tutela attiva e valorizzazione del patrimonio naturalistico, ambientale, culturale, sociale ed economico della Valle del Simeto, attraverso pratiche di cittadinanza attiva volte alla cogestione responsabile e partecipata dell’intero territorio con obiettivi precisi per quanto riguarda i profili urbano-territoriale, paesistico, idrologico, ecologico, economico e socio-culturale, oltre che dei suoi ecosistemi più rappresentativi.
“E’ il momento conclusivo di un progetto importante, che giunge al termine di un percorso laborioso ed entusiasmante, basato su un’ampia partecipazione sia politica che di associazioni e cittadini”, ha commentato il rettore Giacomo Pignataro, ricordando il ruolo progettuale dell’ateneo, attraverso il dipartimento di Ingegneria civile e architettura, e la carica innovativa di questa esperienza. “Esaltiamo, in questo modo – ha proseguito il rettore -, un’idea diversa di gestione del territorio, non più basata sulle barriere amministrative che dividono ma sulla condivisione delle risorse e delle opportunità di sviluppo, guardando all’obiettivo preponderante di creare occasioni concrete per evitare la fuga dei nostri giovani. Al tempo stesso, sperimentiamo un nuovo ruolo per l’Università, ‘impegnata’, aperta e attenta alle sue comunità di riferimento”.
I sindaci e gli altri rappresentanti presenti hanno quindi ricordato l’adesione sostanzialmente unanime di tutti i consigli comunali al progetto del Patto, l’importanza di attuare – a partire dal momento ufficiale dell’istituzione – un “nuovo modo di stare insieme e di programmare superando le diffidenze e i campanilismi del passato guardando a un sistema di valori ispirati alla sostenibilità ambientale e alla solidarietà sociale”, l’esigenza di “rispondere efficacemente alle numerose attese che il Patto ha suscitato”.