PALERMO – Alla fine si è parlato solo di regolamenti, almeno nella discussione ufficiale. Gli screzi tra Pd e governo e i giochi di corrente per il congresso sono rimasti relegati alle dichiarazioni rese a margine ai giornalisti. Giuseppe Lupo e Rosario Crocetta, dopo gli strali di questi giorni, si sono seduti accanto al tavolo della direzione regionale dei democratici, che si è riunita al Don Orione di Palermo. Prima, però, con i cronisti entrambi hanno proseguito col copione dei giorni scorsi.
“Siamo pronti a discutere di iniziative che riguardano sviluppo, lavoro, riforme. Vogliamo discutere con Crocetta di cose utili per la Sicilia, non siamo disponibili a vecchi riti come i vertici di maggioranza”, ha detto Lupo, che ha fatto saltare col suo rifiuto il vertice convocato per oggi dal governatore. “La direzione regionale del Pd ha deciso che il Pd non è più in maggioranza – ha aggiunto impassibile il segretario -. Non è una provocazione ma un dato di fatto. Possiamo collaborare su singoli provvedimenti. Senza l’impegno concreto del Pd la finanziaria non avrebbe visto la luce”.
Il Pd, insiste Lupo, vuole “aiutare Crocetta a governare”. Il congresso? Lupo alla candidatura sta pensando seriamente, ma ancora non c’è una decisione ufficiale. La riserva sarà sciolta “nelle prossime ore”. Le candidature vanno presentate entro sabato. Davide Faraone, che in questi giorni ha cercato un ruolo di mediatore, allarga le braccia: non ci sono ancora novità. Intanto, i cuperliani, da Cracolici a Crisafulli, si starebbero muovendo per una loro candidatura. I tempi stringono. I renziani potrebbero puntare su Giuseppe Bruno, già segretario una quindicina di anni fa del Partito popolare. Lo si è visto accanto a Faraone e Marco Zambuto oggi in direzione.
Crocetta, al suo arrivo, ha mantenuto toni pacati. Ma non ha rinunciato a una stoccata a Lupo: “Serve un partito che capisca che al governo bisogna dare risposte ai siciliani. Ognuno di noi dica cosa ha fatto, non solo chi è stato al governo ma anche chi ha diretto il partito. Vedremo che il bilancio non è buono per tutti”. Poi, qualche risata con Crisafulli e nulla più. Solo una battuta con i giornalisti sulla foto di Papa Francesco che conserva con sè.
Nei corridoio, coi giornalisti si parla, ovviamente, anche di rimpasto: “Il rimpasto è necessario per una questione politica, non di poltrone e assessori. Serve un governo che abbia ambizione condivisa non è un problema di nomi”, dice il deputato del Pd Antonello Cracolici. L’ex capogruppo risponde alle obiezioni di Crocetta: “Se i parlamentari non sono buoni per stare in giunta non sono buoni neppure per stare in una maggioranza”. La polemica, quindi, continua. E Lupo aggiunge una risposta a quanto detto oggi altrove dal governatore, secondo il quale, se ci fosse stato il vertice di maggioranza, il rimpasto magari sarebbe bello che fatto: “Il presidente Crocetta non ci ha mai detto di voler parlare di rimpasto in giunta e che avrebbe organizzato un vertice di maggioranza proprio su questo punto. Non vogliamo parlare di poltrone ma di riforme”, taglia corto il segretario.
Non c’è però un dibattito politico. Crocetta non può intervenire. Si parla solo di regolamento per le primarie del 16 febbraio, è questo l’ordine del giorno. La direzione vota e la riunione si scioglie. Ora cominciano 24 ore fitte di conciliaboli per trovare i nomi dei candidati che si sfideranno per guidare il Pd siciliano.
LA DIRETTA
FINE DELLA DIRETTA
18.21 Con i ringraziamenti del segretario Lupo si chiude l’assemblea.
18.08 l’ordine del giorno viene accolto come raccomandazione per il gruppo, senza valore vincolante.
18.07 Laccoto: “Materia troppo complessa per discuterla qui”.
18:05 Speziale: “Quello delle Province è un tema delicato, ed eviterei approfondimenti in questa sede. Certamente non si può fissare un limite massimo di Consorzi, andrebbe contro lo statuto. Credo però che il gruppo parlamentare debba impegnarsi a esitare una norma entro il 15 febbraio”.
18:02 In direzione si affronta il tema delle Province. Lo hanno richiesto alcuni componenti, tra cui il deputato regionale Mario All’oro, come Ordine del giorno.
17:57 Approvato il regolamento del congresso.
17:40 Crocetta si è seduto al tavolo della presidenza accanto a Lupo. Prima, un saluto divertito con qualche battuta con Mirello Crisafulli. I giochi sulle candidature non sono ancora fatti. I cuperliani dovrebbero convergere su un candidato unico. Tra renziani e Areadem non c’è ancora un accordo.
17:30 E’ arrivato Crocetta. “Io ho due tessere del Pd, una a Bruxelles e una a Gela. È strano che metta in discussione la mia presenza del Pd qualcuno che non è nemmeno in direzione”. “Abbiamo fatto tante cose in questa finanziaria, si poteva fare di più? Rispondo come Renzi: chiamate Goldrake”. Poi parole non accomodanti per Lupo, quando Livesicilia chiede al governatore se si impegnerà per una candidatura al congresso regionale: “Serve un partito che capisca che al governo bisogna dare risposte ai siciliani. Ognuno di noi dica cosa ha fatto, non solo chi è stato al governo ma anche chi ha diretto il partito. Vedremo che il bilancio non è buono per tutti”.
17:20 Il coordinatore dell’esecutivo Enzo Napoli sta illustrando le modalità del congresso regionale. Prima votano gli iscritti nei circoli, poi il 16 febbraio primarie al gazebo. Se nessuno ottiene la maggioranza, serve la maggioranza dei delegati nell’assemblea regionale del partito.
17:12 “Se Crocetta avesse fatto il deputato nella passata legislatura probabilmente sarebbe anche lui indagato, considerando che le indagini riguardano 97 persone. Piu che una inchiesta sui deputati direi che si tratta di una inchiesta sull’Assemblea”. Lo dice il deputato del Pd, Antonello Cracolici, tra gli indagati per le spese pazze dei gruppi parlamentari. A proposito della chiusura di Crocetta all’ingresso in giunta di parlamentari sotto indagine, Cracolici afferma: “Se i parlamentari non sono buoni per stare in giunta non sono buoni neppure per stare in una maggioranza”
17:05 – La direzione sta per iniziare. Pare che si limiterà ad affrontare il regolamento del congresso del 16 febbraio. Davide Faraone, che in questi giorni avrebbe tentato una mediazione per trovare una soluzione unitaria in vista del congresso, risponde ai giornalisti che non ci sono novità di cui parlare. Rosario Crocetta non è ancora arrivato. C’è Nelli Scilabra, al momento unico esponente del governo presente.
“Siamo pronti a discutere di iniziative che riguardano sviluppo, lavoro, riforme. Vogliamo discutere con Crocetta di cose utili per la Sicilia, non siamo disponibili a vecchi riti come i vertici di maggioranza”. Notizie del segretario del Pd Giuseppe Lupo, parlando con i giornalisti prima della direzione regionale del Pd, che inizierà a breve al Don Orione di Palermo. Il Pd è dentro o fuori la maggioranza? “La direzione regionale del Pd ha deciso che il Pd non è più in maggioranza – osserva serafico Lupo -. Non è una provocazione ma un dato di fatto. Possiamo collaborare su singoli provvedimenti. Senza l’impegno concreto del Pd la finanziaria non avrebbe visto la luce”.
“Noi non presenteremo una mozione di sfiducia, noi vogliamo aiutare Crocetta a governare Ma certo, se saltassero la riforma delle Province o dell’acqua pubblica i siciliani si chiederebbero che ci stiamo a fare. Servono provvedimenti per lo sviluppo, penso alla zone franche urbane. L’Udc? Condivide la nostra preoccupazione, tra noi c’è un dialogo che c’è sempre stato”.
