PALERMO – Il Partito dei siciliani-Mpa indica la strada del grande partito meridionalista da realizzare insieme a Grande Sud e Nuovo Polo, apre a Rosario Crocetta, ma al suo interno è alle prese col caso D’Agostino. Il responsabile regionale del partito, Rino Piscitello, oggi ha incontrato i giornalisti parlando tra l’altro del vertice del partito tenutosi ieri a Enna. C’erano otto deputati regionali su nove. Mancava, ammette lo stesso Piscitello, Nicola D’Agostino, il capogruppo uscente, nonché il più votato dell’Mpa il 28 ottobre, con più di 13mila preferenze. D’Agostino aveva attaccato Lombardo con una nota diffusa sabato sera: “Sono ridicoli questi predicozzi da strapazzo che provengono da un ex presidente che si è inebriato del potere, in forma ossessiva e parossistica, facendone uso personale fino all’ultimo giorno”, lanciando anche un chiaro segnale di apertura a Crocetta, che in questi giorni lavora alla creazione di un suo nuovo soggetto politico: “Non gli mancherà il sostegno di tanti che come me credono ancora ad una autonomia strumento per la crescita economica e sociale”, dice D’Agostino.
A Enna, gli autonomisti hanno discusso anche dell’apertura a Crocetta, accompagnata dalla mancata disponibilità ad entrare in maggioranza (“Almeno in questa fase”, sussurra il responsabile regionale Rino Piscitello. Che annuncia novità interessanti dal punto di vista organizzativo, con la nascita di un partito in formato web 2.0: nelle prossime settimane si voterà online per eleggere tutte le cariche di partito a livello comunale, provinciale e regionale. Da mercoledì verrà aperta una nuova sezione nel sito internet del Pds-Mpa, in cui sarà possibile per tutti gli iscritti al partito registrarsi per votare e anche candidarsi, senza raccogliere nemmeno un numero minimo di firme. Ogni candidato avrà inoltre a disposizione uno spazio online in cui fare campagna elettorale. Dal 10 dicembre partirà la campagna elettorale, mentre il voto telematico avverrà nei giorni 20, 21 e 22 dicembre.
“Il nostro risultato elettorale è stato di complessiva tenuta – afferma Piscitello – , ma bisogna dire che Crocetta ha vinto e noi abbiamo perso. Il presidente avrà il nostro sostegno incondizionato per quelle proposte che sostengono l’autonomia siciliana. Alcune cose che ha affermato sono in continuità con gli atti del governo Lombardo: dal ripristino dell’Alta Corte ai tagli veri. Su questi temi avrà il nostro sostegno, in Assemblea e non solo. Con Crocetta vogliamo aprire un dialogo serio alla luce del sole”.
Il Partito dei siciliani intanto fa una richiesta ufficiale alla coalizione che ha sostenuto Gianfranco Miccichè alle elezioni regionali: “Vogliamo continuare a costruire un nuovo corso comune, dando vita ad un forte partito sicilianista e meridionalista. Facciamo la proposta ufficiale di intraprendere un percorso rapido di unificazione. E non parliamo del gruppo parlamentare, bensì di un vero soggetto politico”. Arriva però lo smarcamento di Fli, per voce del coordinatore regionale Carmelo Briguglio: “Fli è una forza nazionale che intende costruire il progetto politico della Lista per l’Italia insieme all’Udc e a eventuali altri nuovi soggetti nazionali. Per quanto ci riguarda, le forze meridionaliste, civiche e territoriali che vogliono concorrere al progetto e ne condividono programma e strategia sono benvenute. Ma nella chiarezza è questo e non altro il rapporto di Fli con l’eventuale Partito unico siciliano al quale guardiamo con interesse e come possibile alleato ma che è altro da noi”.
“Ci distinguiamo dal Movimento 5 stelle, perché loro non votano. – chiosa Piscitello – Ed anche dal Pd, visto che il centrosinistra sta votando soltanto il candidato premier e non tutti gli incarichi. Consulteremo i nostri iscritti anche per altri temi, realizzando una sorta di referendum”.