Ponte Corleone, limite da 30 km/h | Il Comune: "Ripartirà la gara" - Live Sicilia

Ponte Corleone, limite da 30 km/h | Il Comune: “Ripartirà la gara”

Mancano all'appello 20 milioni di euro per la manutenzione del ponte. Palazzo delle Aquile vorrebbe far ripartire la gara entro il 2016, ma nel frattempo il limite resta (e anche l'autovelox). Ecco come "stanno" i ponti a Palermo.

PALERMO – Di quanta salute godono i ponti di Palermo? La domanda se la sono posta in tanti dopo che il Comune, lo scorso giugno, ha piazzato in viale Regione siciliana, poco prima del ponte Corleone, un limite a 50 chilometri orari, che consente di rallentare più gradualmente passando dai canonici 70 ai 30 che vigono sul ponte dal 2005.

Un provvedimento che ha fatto storcere il naso ai tantissimi automobilisti che, in quasi dieci anni, non si erano neanche accorti di quel cartello che imponeva di viaggiare sul ponte sotto i 30 chilometri. Un limite considerato troppo basso per una strada trafficata come viale Regione siciliana, ma che è talmente importante per la sicurezza degli automobilisti da aver spinto la Polizia municipale a piazzare, spesso e volentieri, anche un autovelox tarato sui 50 per la disperazione degli incauti guidatori poco attenti ai cartelli come agli occhi elettronici.

Come sta, quindi, il ponte Corleone? In realtà non benissimo, tanto che nel 2004 un esperto mesi nero su bianco in una relazione commissionata dal Comune che la struttura non godeva di ottima salute, soffrendo specialmente le vibrazioni. Da qui l’indicazione di procedere lentamente, specie se si tratta di mezzi pesanti come i tir che, frenando a 70 chilometri orari, potrebbero mettere seriamente a rischio l’incolumità del ponte e di chi lo percorre.

Una storia travagliata, quella del ponte nei pressi del “Baby Luna”, che già lo scorso decennio avrebbe dovuto veder raddoppiare le corsie, consentendo la costruzione di quelle laterali e il collegamento dei due pezzi di viale Regione, ma anche il rafforzamento della struttura. I lavori di raddoppio, affidati alla ditta Cariboni, titolare di altre grandi opere in città, si sono però fermati per la rescissione del contratto operata dal Comune, a causa dei gravi ritardi, già nel 2008. Si tratta di un appalto da 21 milioni di euro per il raddoppio, fondi Agensud, più quasi altrettanti (circa 20) per la manutenzione che mancano all’appello. Per ripartire però bisogna prima effettuare delle indagini preliminari che costano circa 100mila euro. Secondo le più rosse previsioni la gara potrebbe essere indetta entro il 2016, sempre che si trovino i soldi, nella speranza che la struttura nel frattempo non subisca altri peggioramenti.

Altro ponte in attesa di ristrutturazione è quello di via Oreto, che collega la parte vecchia alla parte nuova della città. I lavori costano 3,8 milioni e dovrebbero essere coperti con i fondi Fas, ma prima servono le indagini preliminari (per le quali vanno trovate le somme) così da rivedere il progetto e passare alla fase esecutiva. Meno problematico è il ponte vicino la foce del fiume Oreto, in zona Sant’Erasmo, mentre è nuovo di zecca quello vicino al ponte Ammiraglio, che accoglie i binari del tram.

“C’è molto da lavorare e bisogna trovare le risorse – dice il vicesindaco Emilio Arcuri – il problema non è solo la progettazione, ma anche le risorse che dovranno essere ingenti. Con le ordinarie non potremo farcela, il governo nazionale dice di essere impegnato sulle opere a rischio idrogeogloico e tra queste rientra sicuramente il ponte Corleone”.

LE REAZIONI
“Oltre ai ponti indicati, sarà anche necessario verificare lo stato di manutenzione dei cavalcavia, sovrappassi e sottopassi presenti in città – dice Tony Sala del Mov139 – tutto ciò è stato oggetto di una interrogazione presentata da me alcuni mesi fa. Bisogna effettuare un grande sforzo per reperire i fondi per effettuare la manutenzione straordinaria di ponte Corleone, nonché per la costruzione dei ponti paralleli. Speriamo che l’unico ponte fruibile non rimanga il ‘nuovo ponte delle Teste Mozze'”.

 


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