Non è tranquillo il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, dopo l’incontro avvenuto tra il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e Sergio Marchionne. “Purtroppo non emergono gli elementi di certezza che servono a rassicurare un territorio in grande preoccupazione per la chiusura dello stabilimento Fiat – ha detto il primo cittadino termitano -. Il fatto che siano pervenute sette proposte per Termini Imerese, per quanto importante, non ci rassicura. Non è certo una questione di quantità ma di qualità delle proposte”. Burrafato quindi sottolinea l’importanza del continuo dialogo di Fiat sul futuro di Termini Imerese. Un fatto definito “non secondario, perchè deve essere ben chiaro che il Lingotto non si può permettere di chiudere lo stabilimento – ha proseguito -, se non quando questo percorso sarà pienamente condiviso dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni locali, e avrà garantito un lavoro certo ai lavoratori della Fiat e dell’indotto. Il Governo nazionale deve esercitare il suo peso istituzionale per garantire che questo percorso vada a buon fine”.
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