Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, è a Londra, al matrimonio di un conoscente (che di nome non fa Guglielmo). Tornerà a Palermo – stando a sentire i suoi uffici – lunedì mattina. Intanto, su blog e giornali si è scatenata “la caccia” al sindaco assente. Scrive Tony Siino su Rosalio: “E quindi dov’è Diego? Dopo essere scomparso in piena emergenza rifiuti per volare in Sudafrica alla Coppa del mondo di calcio ne ha combinata un’altra delle sue: questo weekend è a Londra”.
Si è scritto che la mancanza di Cammarata sia una fuga dalla città in armi. In ballo c’è soprattutto la Gesip che sta mettendo le strade a ferro e fuoco e il consiglio comunale sull’argomento dovrà esporsi in questi giorni. E’ un momento delicatissimo. A Palazzo delle Aquile va in scena una delibera che scotta, il provvedimento che riguarda la proroga di un mese per i lavoratori. “Il presidente Campagna – ha detto Cammarata nell’ultimo comunicato – convochi subito il Consiglio per l’approvazione della delibera che ha copertura finanziaria. Da giorni lavoro a questa soluzione, che ci permette di pagare gli stipendi ai lavoratori, utilizzando residui passivi relativi a Gesip. Mi auguro che il Consiglio Comunale approvi subito la delibera, mostrando il necessario senso di responsabilità”.
Oggi, dagli uffici del Comune si tende a minimizzare. La delibera avrebbe, dunque, la copertura necessaria. E il sindaco non è mai andato in Consiglio, il viaggio non è una fuga, né una latitanza programmatica. In sintesi: i consiglieri hanno tutto. Se la sbrighino loro. Secondo gli oppositori del primo cittadino – Davide Faraone in testa – la copertura finanziaria non c’è. E il sindaco non dovrebbe abbandonare la città in un momento così topico. La guerra continua.