Palermo, beni spariti alla 'Spo Servizi': due assoluzioni - Live Sicilia

Palermo, beni spariti alla ‘Spo Servizi’: due assoluzioni

Resta il dubbio su chi fu l'autore del reato

PALERMO – Assolti per non aver commesso il fatto. Resta il dubbio, a questo punto, su chi fu il responsabile della distrazione dei beni della Spo Servizi Per l’Occupazione.

Il giudice per l’udienza preliminare Claudia Rosini ha assolto con formula piena Massimo Primavera e Daniele De Almagro, che per un periodo furono commissari liquidatori della società controllata da Gesip, il cui socio unico era il Comune di Palermo. Passarono il testimone a Gaspare Ferro. In particolare la contestazione riguardava la bancarotta relativa a beni per circa 40mila euro dai magazzini della srl: ciclomotori, attrezzi e materiale elettrico.

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I difensori dei due imputati, gli avvocati Stefano Santoro e Antonino Gattuso, hanno dimostrato, carte alla mano, che i loro assistiti avevano consegnato i beni, la cui sparizione dunque non era a loro imputabile. Da qui l’assoluzione piena e il dubbio irrisolto: chi fu responsabile del reato? I beni successivamente furono ceduti ad un’altra società per la metà del loro valore originario.

La Spo fu messa in liquidazione seguendo le travagliate sorti di Gesip, un carrozzone travolto dai debiti e dichiarato fallito nel 2015. Nei giorni scorsi, come ha ricostruito Live Sicilia, è stata archiviata l’inchiesta per bancarotta mentre resta in piedi la causa civile della curatela fallimentare contro il Comune.


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