Il sorriso della Santuzza nel "Festino 2.0" - Live Sicilia

Il sorriso della Santuzza nel “Festino 2.0”

I fuochi del festino (foto presa da facebook)

DI ROBERTO PUGLISI Cronaca di un Festino semplice e partecipato. Con un'intervista a un ospite d'eccezione. Praticamente dell'altro mondo. Il videoreportage di Rosalia Bonfardino.

Il Festino di Palermo
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PALERMO- Che Festino è stato questo, numero trecento e ottantanove? La risposta varia secondo molti fattori. C”è la simpatia come l’antipatia politica, considerato che la Festa della Santuzza è anche un barometro del gradimento del sindaco pro tempore. Ci sono tanti occhi che guardano e rispondono a idee e sentimenti personali. Le note di cronaca certe sono poche, ma definite. E’ stato un Festino partecipato. “Trecentomila persone”, secondo la stima del sindaco Orlando, intervistato nella postazione di Trm da Luigi Perollo. E lo sguardo ha dato conferma nella successione degli accadimenti della serata. Il colpo d’occhio ha raccontato la presenza di una marea di gente, assiepata intorno al carro.

Sembrerebbe un successo di pubblico, anche se le critiche non sono mancate soprattutto sui social. Qualcuno ha scritto di un Festino 2.0, in senso deteriore, cioè non solo moderno, ma reso pacchiano da qualche scelta discutibile nel susseguirsi di coreografie e melodie piovute dal carro. E il clima da sagra paesana si è intravisto a più riprese, forse fa parte della natura di una ricorrenza popolare, Ma il tema è stato perfettamente centrato. Il perno della celebrazione riguardava il futuro più che il presente, per scarsezza di speranze immediatamente esigibili. Il messaggio di Leoluca Orlando è apparso chiaro: ” Il futuro di Palermo sono i bambini”. E proprio ai bambini che hanno allietato il corteo, il sindaco ha donato la sua fascia tricolore.

Molto bella, la Santuzza scolpita dallo scultore Giacomo Rizzo. Semplice, umile, con un sorriso da Gioconda, appena accennato. Il sorriso di chi ha goduto della festa della luce, ma già pensa a martedì sedici, quando l’ultima eco dei fuochi d’artificio si sarà spenta. Quando Palermo tornerà a fare i conti con i suoi problemi.  (rp)


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