Il talento di Giuseppe | per il Teatro - Live Sicilia

Il talento di Giuseppe | per il Teatro

In tournée con "I Malavoglia" di Guglielmo Ferro.

CATANIA. Il suo pubblico, il giovanissimo Giuseppe Parisi da Paternò – 18 anni appena – se l’è già attirato. Inconsapevolmente. Senza aver fatto nulla. Se non aver fatto quello che gli riesce meglio: ovvero, essere se stesso attraverso la maschera mai ipocrita del Teatro. Quello con la T maiuscola. In tournée nei più prestigiosi palcoscenici dello stivale con la Produzione dell’Abc di Catania a rappresentare “I Malavoglia” in una regia di Guglielmo Ferro sempre attenta e mai banale: pronti a ricominciare tra pochi giorni dopo l’exploit invernale. 
Il talento di Giuseppe è di quelli genuini e sorprendenti. Nulla di costruito. A stento una smorfia di sorriso che accende gli occhi di un ragazzo pieno d’incanto. Il suo luogo elettivo è davvero il palcoscenico.

“Ammeto che quelli appena trascorsi sono stati mesi pieni di soddisfazione – incalza il giovane attore -. Dal punto di vista professionale, indubbiamente: ma anche dal punto di vista umano.
Sono cresciuto tantissimo ed uno dei momenti più importanti è stato al Teatro di Augusta quando per la prima volta erano presenti i miei genitori, mio fratello, la mia ragazza: le lacrime agli occhi dei miei genitori mi hanno fanno fatto comprendere che la strada del teatro è quella che può farmi crescere come persona. Spero di avere dato ai miei genitori un pò di quello che loro hanno donato a me”.

Ci sono ragazzi che diventano uomini, mantenendo la propria umiltà. Che diventano grandi nella misura in cui restano piccoli perché la vita la affrontano con la stessa stoffa della letteratura, con la metrica di un verso inafferrabile. E la strada intrapresa da Giuseppe sembra, fortunatamente, essere proprio questa.
“Resto con i piedi per terra. Perché le sensazioni di stare accanto a grandi attori sono innumerevoli. Quando un giovane come me, si ritrova a calcare palcoscenici di rilievo nazionale ti senti addosso una grande responsabilità. Ti trovi a fianco di attori e maestri incredibili: che un solo gesto o una sola espressione facciale ti trasmettono quello che una qualunque scuola di recitazione può insegnarti nell’arco di mesi. Passare alla fase per così dire “pratica” mi ha dato uno slancio in più: stare accanto a istituzioni come il maestro Enrico Guarneri, Rosario Marco Amato, il maestro Pinato e tantissimi altri attori è una scuola che non potrò mai ripagare. Ringrazio la produzione del Teatro Abc di Catania con Mario Frello, Marco Auteri, Claudio Aprile e dal profondo del cuore il regista Guglielmo Ferro”.

Niente male per un giovanissimo che ci ha messo sempre tutto se stesso. “Io nel Teatro vedo il mio futuro – continua -. Seppur giovane, di situazioni complicate in quest’ambito ne ho già conosciute e affrontate tante: comprese quelle di chi non ha creduto in me e ha provato a isolarmi ma adesso per me ritrovarmi a calcare palcoscenici, che fino a ieri, erano solo un sogno arricchiscono la mia voglia di fare di più.
Sono qui ma non è un punto d’arrivo: è, invece, un grandissimo punto di partenza che spero continui raccogliendo buoni frutti. Ho cominciato a fare teatro nel 2009 con la Compagnia Teatro giovane “Turi Pappalardo” ma adesso dò una mano alla Compagnia del grandissimo professore Fallica “Il Saraceno” sono un maniante dell’Opera dei Pupi e riscopriamo una tradizione che vogliamo portare avanti”.

“I Malavoglia” ripartono in giro per l’Italia a fine mese. Giuseppe Parisi riprendere a scrivere la sua storia: fatta di bellezza e di palcoscenici che dispensano sogni.


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