Il “Tenente” dello spaccio: condannati i signori della droga - Live Sicilia

Il “Tenente” dello spaccio: condannati i signori della droga

La sentenza del gup.
PROCESSO ABBREVIATO
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CATANIA – Il cognome di uno degli imputati ha ispirato il nome del blitz Cattivo Tenente scattato un anno fa. Ma l’indagine antidroga della Squadra Mobile di Catania con il film cult del 1992, diretto da Abel Ferrara, non ha niente in comune a eccezione di una casualità anagrafica.

Orazio Tenente sarebbe stato il ‘capo’ della piazza di spaccio creata tra i palazzi di via Balattele, nel rione di San Giovanni Galermo. Al suo fianco – nella gestione della droga – il fratello Luigi. L’inchiesta, che si è svolta tra il 2017 e il 2018, ha documentato almeno 200 cessioni di marijuana al giorno. Lo smercio sarebbe stato organizzato su due turni (mattina e pomeriggio) in cui ‘operavano’ pusher e vedette e custodi. L’erba da vendere era nascosta in una botola di ferro. Il gruppo è stato inchiodato grazie alle immagini registrate dalle telecamere piazzate dai poliziotti. 

Orazio Tenente e gli spacciatori sono finiti alla sbarra. La maggior parte degli imputati è stato giudicato con il rito abbreviato. Il gup, dopo aver ascoltato la requisitoria del pm Rocco Liguori e delle difese, ha condannato tutti gli imputati. La pena di 15 anni è stata inferta a Orazio Tenente. Le altre condanne sono comprese in una forbice di 8 e 1 anno. 

Tutte le condanne: Angelo Carcione, 8 anni e 8 mesi (continuazione tra reati e altra sentenza), Alessandro Angelo Guzzardi, Antonino Scuderi, 8 anni, Luigi Tenente, 8 anni e 4 mesi (continuazione tra reati e altra sentenza), Orazio Tenente, 15 anni e 2 mesi, Osvaldo Fabio Martines, 2 anni e 4.600 euro di multa, Salvatore Platania, 1 anni e 8 mesi e 4000 euro di multa, Michele Abate, 1 anno e 6 mesi. 

Il collegio difensivo, composto da Massimo Ferrante, Leda Puleo, Dario Polizza Favoloro, Serena Spoto, Salvatore Cannata, Francesco Branca, Maria Conti Taguali, Giovanna Impellizzeri, Emanuele Signorelli, Cristina Chiavola, Francesco Sanfilippo, potrebbe valutare il ricorso in appello. La decisione sarà presa dopo la lettura delle motivazioni del gup che dovrebbero essere depositate tra 30 giorni. 

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