PALERMO – “Il voto sul bilancio non è stato un voto contro qualcuno, ma per la città: la maggioranza, al netto di una sola forza politica, ha agito in modo compatto e in piena sintonia con l’amministrazione attiva. Se poi qualcuno ha un problema di sopravvivenza politica, non può pensare di scaricarlo sugli altri. Per Italia Viva l’esperienza con Leoluca Orlando va avanti senza tentennamenti, ma anzi con l’ambizione di usare al meglio l’anno e mezzo che ci separa dalle elezioni”. Nel bel mezzo di una crisi al comune di Palermo, con l’assessore di sinistra Giusto Catania autosospeso, il capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici getta acqua sul fuoco e rivendica le scelte sulla manovra previsionale 2020: “Sono state scelte di buon senso e per questo hanno avuto una larghissima condivisione”.
La crisi della maggioranza adesso è ufficiale: c’è il rischio di elezioni anticipate?
“Capisco che a qualcuno faccia comodo drammatizzare quel che è successo, ma mi sembra che ci sia un po’ di confusione: la crisi, se c’è, non è della maggioranza ma di una singola forza politica, Sinistra Comune, che ha deciso di abbandonare l’Aula prima del voto sul bilancio di previsione che, come è noto, è uno degli atti politici più caratterizzanti di una coalizione di governo. Sinistra Comune pensa di avere un problema con la giunta e il resto della maggioranza? Bene, sarà il sindaco a occuparsene. Per noi si va avanti”.
Pensa che Orlando incontrerà Sinistra Comune?
“Da quel che leggo dai giornali, si sono già incontrati il primo gennaio e in un comunicato stampa il sindaco ha detto che le scelte operate dal consiglio comunale sono in piena sintonia con quelle della giunta. Abbiamo comunque fiducia nel fatto che Orlando saprà trovare la giusta sintesi, noi manteniamo fede al patto con gli elettori”.
Catania però vi accusa di aver affossato il tram…
“Vorrei ricordare a tutti che le linee di cui parliamo sono quelle finanziate dal Patto per Palermo voluto dal Governo Renzi: veramente qualcuno può pensare che Italia Viva voglia fermare il tram? Noi, e ci tengo a ribadirlo, siamo schierati in modo convinto dalla parte di chi vuole una mobilità sostenibile e meno automobili in circolazione e il tram è uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo. Grazie al Governo Renzi, le linee sono interamente finanziate”.
Ma il Comune non ha ancora trovato i soldi per le opere accessorie…
“Ecco, anche su questo è bene fare chiarezza. Il Comune si deve far carico di una quota di cofinanziamento, pari a 43 milioni, e per questo la giunta aveva pensato di racimolarli dalle economie delle vecchie linee, dall’avanzo vincolato e da un mutuo da 21 milioni. Peccato che questo avrebbe comportato l’impossibilità di trovare le risorse anche per i cimiteri, le strade, le manutenzioni delle scuole, cioè per quelle che sono vere e proprie emergenze per la città. Per questo il consiglio comunale, nella sua quasi totalità, ha scelto di agire con buon senso: destiniamo i soldi subito disponibili per le emergenze e rimandiamo al bilancio di previsione 2021, che dovrebbe arrivare in brevissimo tempo, la scelta di come reperire i fondi per le opere accessorie del tram su cui va aperto un grande dibattito che coinvolga la città. Un mutuo è un debito messo sulle spalle delle future generazioni, non una quisquiglia, e il consiglio comunale deve essere messo nelle condizioni di discutere e approfondire gli atti, non può ritrovarsi all’ultimo minuto a dover decidere cose così importanti senza un minimo di dibattito. Con la democrazia non si scherza”.
Sinistra Comune sostiene che gli emendamenti siano “fuffa” e che non saranno attuabili…
“Sinistra Comune sta cercando di uscire dall’isolamento in cui si è auto-confinata, è comprensibile, ma i fatti hanno la testa dura. Gli emendamenti sono pienamente efficaci e assolutamente validi, tanto da avere ricevuto tutti i pareri tecnici da parte degli uffici e dei Revisori dei Conti. Se qualcuno pensa che l’Aula abbia approvato atti contra legem, chieda chiarimenti agli uffici”.
E’ vero che non avete voluto il vertice di maggioranza?
“Italia Viva ha agito con chiarezza e trasparenza: abbiamo incontrato le forze sociali, poi abbiamo incontrato il sindaco e a lui abbiamo presentato le nostre proposte e affidato il compito di fare sintesi, come si fa in tutte le coalizioni. Italia Viva, Partito Democratico e Avanti Insieme hanno votato in modo compatto e il sindaco ha detto chiaramente che le scelte operate dal consiglio sono in piena linea con quelle della giunta. E siccome erano proposte di assoluto buon senso, sono state condivise da tutti, perfino da chi è lontano anni luce dalle nostre posizioni politiche”.
E’ nata una nuova maggioranza in consiglio?
“Noi non ci siamo spostati di un millimetro, semmai sono altri che, con denominazioni fantasiose, minacciano di uscirne; la sospensione peraltro è una cosa che di fatto non esiste, o sei in giunta o non lo sei, o guidi una partecipata o non la guidi. Se uno ritiene di non far più parte di una coalizione, ne trae le conclusioni e si dimette ma, al momento, non mi risulta che qualcuno lo abbia fatto”.
Quindi per voi si va avanti?
“Certo, anche perché alle elezioni manca ancora un anno e mezzo e non possiamo vivere in una campagna elettorale permanente, bisogna governare e farlo bene. In bilancio abbiamo deciso di destinare i fondi dell’avanzo vincolato ad alcune priorità come la manutenzione strade, le scuole e i cimiteri, ma sono tante le emergenze ed è su questo che dovremmo concentrarci. Bisogna eliminare i tagli alle partecipate che significano meno servizi ai cittadini, valorizzare il personale comunale così come indicato da uno dei nostri emendamenti, aiutare le imprese a sopravvivere alla crisi, implementare il trasporto pubblico, migliorare la raccolta differenziata estendendo il porta a porta, rendere gli uffici comunali più efficienti, tornare a parlare alla città senza pensare alle percentuali elettorali o a chi sarà il prossimo candidato sindaco. Le ambizioni personali di qualcuno non possono avere il sopravvento sul bene di Palermo e dei palermitani”.
Italia Viva sta lavorando al grande centro?
“Italia Viva ha l’ambizione di essere la casa dei riformisti, di chi guarda al futuro della città con responsabilità, di chi vuole costruire percorsi che, anziché dividere, mettano insieme. Il quadro politico nazionale è in continua evoluzione, da qui al 2022 potrebbe cambiare tutto ma non possiamo vivere una campagna elettorale permanente: noi siamo concentrati sulle cose da fare oggi, vedremo cosa ci riserverà il domani”.