PALERMO – “Il tram partirà fra martedì e mercoledì, aspettiamo solo la conferma della presenza del ministro Delrio: sarà un evento storico per Palermo. Per l’avvio contemporaneo di entrambe le Ztl invece stabiliremo i tempi a inizio gennaio, ma siamo riusciti a fare un’operazione a vantaggio del pubblico e dei più indigenti migliorando il servizio, basti pensare che il 101 passerà ogni 4 minuti”. Passata la “sbornia” per l’approvazione del contratto di servizio dell’Amat, che sblocca il tram e la Ztl, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania è già al lavoro con lo sguardo rivolto al 2016.
TRAM. Del resto il prossimo sarà un anno di grandi novità per Palermo: il tram entrerà in funzione la prossima settimana, a ridosso del Capodanno, e poi sarà la volta della Zona a traffico limitato a pagamento che ha scatenato polemiche a mai finire. “L’avvio del tram sarà un evento storico per questa città perché collegherà due importanti stazioni con grandissime periferie, ossia la parte sopra la circonvallazione e la zona sud – spiega Catania – sarà a tutti gli effetti come una linea dell’autobus: varrà lo stesso biglietto, quindi 1,40 euro per 90 minuti, ma sarà più efficiente e puntuale. Il ministro Delrio ha detto al sindaco Orlando di voler essere presente perché considera la nostra una delle opere più importanti d’Italia”. Il decreto regionale per la linea 1 è arrivato la mattina del 24 dicembre, mentre lunedì, secondo le rassicurazioni della Regione, giungerà anche quelle per le linee 2 e 3. Il tram partirà così tutto insieme.
ZTL. Ma il contratto di servizio dell’Amat, rimodulato dopo dieci anni, porta con sé altre importanti novità tra cui proprio la Ztl. “A gennaio avremo un quadro più chiaro dei tempi, perché prima dobbiamo compilare la white list, cioè l’elenco di chi ha diritto di entrare nella zona a traffico limitato – continua l’assessore – stabiliremo le modalità di pagamento e accreditamento, evitando di ingolfare gli uffici e puntando sul telematico. Inoltre sono state ormai completate le procedure di gara per il ripristino delle telecamere ai varchi”.
Il contratto approvato prevede che possano entrare nella Ztl solo le auto da Euro 3 a salire, ossia quelle immatricolate dopo il 1999. Il pass annuale costerà 100 euro, quello semestrale 50, quello mensile 20 e il giornaliero 5. Il pass sarà associato rigorosamente alla targa e i controlli si svolgeranno sia con l’ausilio delle telecamere che con quello della Polizia municipale, il che renderà obbligatorio esporre il pass e renderlo visibile. “In questo modo non saremo costretti ad aspettare le telecamere per avviare la Ztl – chiarisce Catania – contiamo di avviare insieme la 1 e la 2”. La 1 va dalla Stazione al Massimo, lambendo il Tribunale e corso Tukory e includendo la Cattedrale; la 2 invece arriverà fino a Notarbartolo (vedi sotto i perimetri).
RESIDENTI. L’approvazione a Sala delle Lapidi, arrivata dopo una maratona di 24 ore, ha però sollevato polemiche politiche e sui social network, che l’assessore respinge al mittente. “Abbiamo ottenuto un risultato oggettivamente straordinario: il tram e le Ztl serviranno a far diminuire la pressione veicolare privata in città e ad abbattere l’inquinamento, tutelando così la salute dei cittadini. Non ci si può lamentare del troppo smog e poi lasciare tutto così com’è. Chi dice che la Ztl serva solo a fare cassa, fa semplicemente propaganda: abbiamo reso gratuiti gli aquilotti, cioè le linee che percorreranno la Ztl e che prima costavano 52 centesimi; abbiamo introdotto numerose agevolazioni per i residenti che, acquistando il pass per la Ztl, avranno un abbonamento gratuito a una linea di autobus e non pagheranno il pass annuale per le zone blu”.
COSTI. In molti però lamentano il costo del pass. “A conti fatti, si tratta di pagare 8 euro al mese – ribatte Catania – non mi sembra una cifra esagerata per chi possiede un’auto. In questo modo, però, tuteliamo i più poveri, cioè quelli che non si possono permettere la macchina e che usano i mezzi pubblici: con questo provvedimento potenzieremo gli autobus. Altro che mettere le mani nelle tasche dei cittadini. E nessuno dica che ci sono sprechi all’Amat, semplicemente perché non è vero. Sicuramente non rende al momento un servizio efficiente, ma il contratto di servizio cambierà le cose”.
SCONTRO COL PD. Lo scontro, però, è tutto col Pd. “Il Partito Democratico si è presentato in Aula con sei o sette posizioni diverse: dicevano di volere il tram, ma hanno fatto di tutto per impedirne la partenza. Hanno proposto la Ztl gratis e al tempo stesso di far diminuire il traffico, due cose incompatibili fra loro. Vorrei far notare che tutte le amministrazioni del Pd in Italia hanno attivato la Ztl a pagamento con costi quattro o cinque volte superiori, a volte anche di dieci. Il Pd a Palermo invece non si è reso conto di quanto stava avvenendo in Aula, hanno fatto ostruzionismo in modo ridicolo e con emendamenti assurdi, tipo sostituire 120 euro con 120,00. Hanno posto elementi giuridici sull’illegittimità dell’atto, venendo smentiti dagli uffici. Hanno posto elementi tecnici sul tram, venendo smentiti anche questa volta perfino dal ministero. Dicevano di volere il tram ma si sono messi di traverso, hanno votato contro perfino l’emendamento che rende gratis le navette in centro. Vorrei inoltre ricordare che il governo regionale, del Pd, ha tagliato milioni di euro all’Amat. Una follia. Non c’è stato alcun inciucio col centrodestra, ma semplicemente l’amministrazione aveva offerto all’Aula alcune ipotesi di caduta per trovare un accordo e sbloccare il tram. Partivamo da tre punti fermi: far partire il tram affidandolo all’Amat, garantire la sostenibilità economica e far diminuire il traffico, tutelando la salute dei palermitani. Il Pd non aveva una linea politica e non hanno colto il prevalente nel dibattito, su questo tema altre forze politiche hanno invece costruito con noi alcuni emendamenti che hanno reso possibili alcune agevolazioni. L’obiettivo del Pd probabilmente era quello di non far partire il tram, non hanno formulato una proposta alternativa. A mio avviso si stava giocando una partita interna al Pd e gli equilibri interni e l’irresponsabilità di quel partito hanno rischiato di far saltare il tram, meno male che in consiglio è prevalso il buon senso e l’interesse generale”.
LINEE E PISTE CICLABILI. Adesso la sfida sarà la rimodulazione delle linee degli autobus, contro cui però già qualcuno raccoglie le firme. “Noi garantiremo la stessa capillarità sul territorio. Ad oggi, in alcune borgate, l’autobus passa ogni due ore e ci sono in alcuni casi fermate ogni 100 metri. Abbiamo studiato un sistema per far sì che ogni strada di Palermo abbia una fermata nel raggio di 300 metri, evitando le strade più piccole o impraticabili. La vera sfida è aumentare le frequenze sapendo di non avere più 450 autobus, come alla fine degli anni Novanta, ma appena 200. Se il 2015 è stato un anno storico per il più grande piano di pedonalizzazioni, il potenziamento del car sharing e l’avvio di tram e bike sharing, il 2016 sarà fondamentale per migliorare il trasporto pubblico di massa e rimodernare la rete di piste ciclabili: due scelte politiche chiare, in alternativa al veicolo privato. Il tram ha sottratto spazio alle automobili, lo stesso faremo con bus e piste ciclabili”.
PEDONALIZZAZIONI. Infine spazio anche alle pedonalizzazioni. “Paradossalmente, per me le pedonalizzazioni diventano secondarie perché il messaggio ormai è passato: sono utili economicamente e per la vivibilità. L’anno scorso i favorevoli si contavano sulle dita di una mano, oggi tutti sanno che chiudere al traffico è conveniente. Saranno commercianti e residenti a chiedercene sempre di più”.
ZTL 1. La Ztl 1 avrà il seguente perimetro (che sarà percorribile anche senza pass): via Lincoln, piazza Giulio Cesare, piazza Sant’Antonino, corso Tukory, via Re Ruggero, piazza Indipendenza, corso Calatafimi (nel tratto iniziale e più vicino a piazza Indipendenza), corso Alberto Amedeo, piazza Vittorio Emanuele Orlando, via Goethe, via Nicolò Turrisi, via Villa Filippina, piazza San Francesco di Paola, via Pignatelli Aragona, piazza Giuseppe Verdi, via Cavour, piazza XIII Vittime, via Francesco Crispi, via Cala e Foro Umberto Primo.
ZTL 2. I limiti della Ztl 2, invece, saranno piazza XIII Vittime, via Francesco Crispi, piazza della Pace, via Piano dell’Ucciardone, piazza Carlo Giachery, via Duca della Verdura, via Emanuele Notarbartolo (tratto), via Piersanti Mattarella, via Principe di Villafranca, via Paolo Paternostro, via Giovanni Amendola, piazza San Francesco di Paola, via Pignatelli Aragona, piazza Giuseppe Verdi e via Camillo Cavour. In pratica la Ztl 1 e la 2 sono la vecchia Ztl A, mentre la B (quella che arrivava fino allo stadio) è stata abolita.