CATANIA. Sono stati arrestati con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. In manette sono finiti Alessandro Spoto (32 anni), Luciano Ricciardi (23), Luciano La Piana (23), Luigi Ricciardi (45) e Orazio Mannino (41). I cinque, già noti alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio, sembrerebbero essere specializzati nei furti d’auto. La tecnica utilizzata per perpetrare i furti prevedeva l’appostamento da “palo” e l’utilizzo di centraline decodificate in grado di vincere la resistenza dei più sofisticati antifurto e di cacciaviti volti a forzare le serrature delle autovetture. E ieri, alle prime ore del mattino, una chiamata al 113 segnalava “il gruppo” aggirarsi in modo sospetto tra le autovetture parcheggiate in via Adua. Gli agenti in servizio di Volante, che si trovavano già in quella zona sono intervenuti tempestivamente sul posto sono riusciti a bloccare e arrestare i malviventi. Alessandro Spoto e Luciano Ricciardi sono stati sorpresi mentre erano intenti a forzare la portiera di un’autovettura parcheggiata in via Adua, dopo averli circondati, bloccando tutte le vie di fuga, sono riusciti a trarli in arresto.
Al contempo sono stati bloccati altri due individui fungenti da “palo”, identificati in Luigi Ricciardi e Orazio Mannino.vNel corso delle ricerche gli agenti hanno notato anche altre due persone sospette a bordo di una Ford Fiesta parcheggiata nelle vicinanze:all’interno c’erano Luigi Ricciardi e Orazio Mannino fungenti anch’essi da “palo”. Condotti presso gli Uffici della Questura, gli arrestati sono stati trasferiti a Piazza Lanza. Dagli accertamenti è emerso che i malviventi risultavano legati tra loro da vincoli di parentela e che quindi operavano come una vera e propria banda.