PALERMO – Il 22 dicembre, in piazza Verdi, a far da colonna sonora alla suggestiva cornice del Teatro Massimo addobbato per Natale saranno cinque minuti di fischio libero. Più che un flash mob un atto liberatorio, una protesta, un “No”, secco e deciso al “pizzo” dei posteggiatori. Questo è il risultato della mobilitazione di alcuni cittadini palermitani, che, accomunati dal fastidio nel dover elargire l’odioso obolo ai posteggiatori di turno, non se ne sono stati a guardare ed hanno deciso di esternare la propria indignazione creando un gruppo su Facebook. E’ così che hanno scoperto di non essere i soli a trovare fastidioso il dover sottostare alla legge impietosa dell’indifferenza nei confronti di quello che per tanti ormai è diventato un gesto abituale, il pamento del famoso “caffé” all’abusivo. Sono oltre 2300, gli iscritti al gruppo “Posteggiamo i posteggiatori”.
Su Facebook, in molti colgono l’occasione per raccontare le proprie esperienze quotidiane, le disavventure subite con i posteggiatori. “E’ davvero edificante essere invitati a ‘Buttare Sangue’ dal posteggiatore a cui non hai dato i soldi… operativo dietro palazzo sant’Elia”, scrive Roberta. “Vogliamo parlare dei posteggiatori del Policlinico!!!! Una vera e propria organizzazione malavitosa, si posizionano con i loro fischietti e con tanto di bigliettini fanno come se fosse un vero e proprio parcheggio custodito. Mettono sedie e scatoloni sui posti per poter controllare meglio chiunque posteggi. Adesso hanno anche arruolato alcuni extracomunitari per coprire interamente il territorio”, ribatte Claudia. Ma c’è anche chi semplicemente dimostra la propria solidarietà alla “causa”. “E’ innegabile che questo non sia il problema più impellente della nostra città, – scrive Giovanni – ma anche un sassolino smuove le acque di uno stagno.” E come lui la pensano in molti.
Il video prodotto per promuovere il flash mob di sabato conta migliaia di visualizzazioni su youtube, ed è condivisissimo sui social. Mostra una scena di vita vissuta da molti, una donna che parcheggia, l’abusivo che le si avvicina chiedendole la mancia. Lo slogan dell’evento, “del caffè me ne infischio”, deliberatamente ispirato alla famosa richiesta “m’u fa pigghiari un café?” sta facendo il giro del web. “Alle nostre spalle non c’è nessuna organizzazione, né associazione – dice Emanuele, uno dei promotori dell’iniziativa – siamo solo privati cittadini”. Privati cittadini, che, giorno 22, invitano altri privati cittadini a recarsi in piazza, portando con sé un fischietto per ribadire, rumorosamente, il proprio “no” ai posteggiatori abusivi.