Inchiesta Pivetti: verso richiesta processo per 7 persone - Live Sicilia

Inchiesta Pivetti: verso richiesta processo per 7 persone

Contestati reati tributari, riciclaggio e autoriciclaggio
L'INDAGINE
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MILANO – Il Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano sta notificando gli avvisi di conclusione dell’indagine in merito all’inchiesta, coordinata dal pm Giovanni Tarzia e in vista della richiesta di rinvio a giudizio, a carico dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti, del pilota di rally Leonardo Leo Isolani e di altre 5 persone.

Al centro dell’indagine una serie di operazioni commerciali, in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che sarebbero servite per ‘ripulire’ incassi di un’evasione fiscale. Vengono contestati reati tributari, il riciclaggio e l’autoriciclaggio. Il sequestro preventivo è stato emesso in via d’urgenza: 3,5 milioni di euro come “profitto della frode fiscale” e 500mila euro “quale profitto delle condotte di riciclaggio dei proventi” dell’evasione. Dagli accertamenti sono emersi ricavi per “circa 8 milioni di euro” realizzati attraverso la compravendita in particolare delle Ferrari e “sottratti a tassazione in Italia attraverso la fittizia interposizione di veicoli societari esteri”.

Oltre a dirottare a Hong Kong “proventi imponibili” in Italia, spiegano gli investigatori, il patrimonio di una società attiva nel settore automobilistico, che faceva capo a Isolani, ex campione di Gran Turismo, sarebbe stato sottratto alle “procedure di riscossione coattiva per debiti tributari insoluti, pari ad oltre 5 milioni di euro”. Il compendio aziendale della società debitrice dell’Erario era composto principalmente dalle tre Ferrari da corsa “del valore complessivo di oltre 1 milione di euro”, per cui c’è stato già anche un sequestro preventivo nell’ottobre 2020. Le indagini sono state estese, negli ultimi mesi, a “decine di giurisdizioni estere” attraverso rogatorie (verso Hong Kong, Cina, Macao, Svizzera, San Marino, Malta, Monaco, Gran Bretagna, Polonia e Spagna), ed è emerso che “parte del profitto della frode fiscale” era stato movimentato “sempre estero su estero”. Nell’inchiesta sono indagati anche la moglie di Isolani, Emanuela Mascoli e la figlia di lei Giorgia Giovannelli.


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