PALERMO – “Era stato chiesto il permesso per costruire una piscina, ma era stata autorizzata una vasca irrigua. Alla fine nulla è stato fatto”. Lo precisano i difensori di Mario Adelfio Latteri, gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Raffaele Bonsignore.
La vicenda era emerse tra le pieghe dell’inchiesta sui concorsi al Policlinico ed è contenuta nell’informativa dei carabinieri del Nas che l’hanno consegnata alla Procura di Palermo, rimettendosi alle valutazioni dei pubblici ministeri. Valutazioni che non possono non tenere conto dell’iter sulla costruzione che, in base a quanto precisano gli avvocati, si è arrestato.
Latteri avrebbe voluto costruire la piscina, ma il via libera dal Comune di Caronia, in provincia di Messina, era arrivato solo per una vasca irrigua essendo l’area sottoposta a vincolo paesaggistico. A presentare l’istanza era stata la moglie del chirurgo. A questo punto è stato deciso di non fare più nulla, visto che una piscina sarebbe stata un’opera abusiva.