ISPICA (RAGUSA) – Un mezzogiorno da incubo a Ispica, piccolo centro di 15 mila anime nel ragusano. Pino Rosa, 52 anni e il figlio Valerio, erano seduti al tavolino del bar di Via Duca degli Abruzzi quando all’improvviso un’automobile si è schiantata contro di loro colpendoli in pieno. F.M., 26 anni, alla guida di una Peugeot è stato colpito probabilmente da un malore e ha perso il controllo della macchina che è finita sul marciapiede dove erano sistemati, come ogni estate, i tavolini dello storico bar ispicese. Inutile la corsa in ospedale per Pino Rosa, non appena l’ambulanza è arrivata al Maggiore di Modica il 52 enne è spirato. Suo figlio Valerio, appena 21 enne, ha riportato diverse fratture e versa in condizioni gravissime all’Ospedale modicano. Le sue condizioni sono stazionarie, il ragazzo non è in pericolo di vita.
Pino Rosa a Ispica era conosciuto da tutti per il suo carattere, per il suo sorriso, ma soprattutto per il suo amore per la musica, suonava i piatti nella banda di Ispica, una passione questa che aveva trasmesso al figlio che suona, anche lui nella banda, il sassofono. Padre e figlio si sarebbero dovuti esibire, proprio questa sera, in un concerto con la banda musicale.
L’incidente è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza del locale, i filmati sono stati acquisiti dai militari che stanno indagando. Per Valerio su facebook è già pioggia di messaggi: “Forza”, “Non ti arrendere” postano i suoi amici. Una domenica, questa, che per la piccola e tranquilla comunità ispicese si è trasformata in tragedia.
Indagato il conducente: omicidio colposo
E’ indagato per omicidio colposo il giovane 26enne di Ispica (Ragusa) che ieri, intorno a mezzogiorno, con la sua auto, ha travolto i tavolini di un bar del centro, sistemati all’aperto, uccidendo Pino Rosa. Intanto i carabinieri della stazione di Ispica stanno cercando di far luce sull’incidente, concentrandosi soprattutto sul malore che ha colpito il conducente che pare soffrisse di crisi epilettiche. Gli inquirenti dovranno accertare se, in base alla normativa, le condizioni di salute dell’uomo, che pare assumesse farmaci antiepilettici, gli permettevano di stare al volante.