PALERMO – Al dolore per la perdita del loro bambino, nato senza vita, devono subire anche quello di non potersi avvicinare troppo alla tomba dove riposa il loro piccolo. Il tetto sulla sepoltura è pericolante e la zona è infestata da insetti che con le loro punture provocano brutte reazioni allergiche. La segnalazione arriva dalla famiglia Sorci di Bagheria e, pur essendo indipendente dall’inchiesta in corso, riguarda proprio il cimitero della cittadina alle porte di Palermo, finito in questi giorni al centro di una brutta storia di racket delle tumulazioni (leggi qui cosa hanno scoperto le forze dell’ordine). “Bisogna fare qualcosa – dice Ciro Sorci – ma non ci ascolta nessuno, si coprono a vicenda, si favoriscono. Nemmeno il sindaco ci ascolta”.
Ciro Sorci nell’estate del 2017 ha perso il figlio appena nato Emmanuele. Un problema con il cordone ombelicale. Il corpicino del bambino è stato trasportato al cimitero di Bagheria, dove la famiglia risiede, per essere seppellito in una tomba assegnata dai servizi sociali. Con lui, riposa anche un’altra bambina. La sepoltura si trova nell’area monumentale del cimitero. “Non possiamo mai stare abbastanza vicini al nostro Emmanuele perché abbiamo paura – prosegue Sorci -. Non riusciamo a restare lì a lungo per fare le nostre preghiere. Il tetto sta cadendo a pezzi e con questo maltempo che c’è stato non ci fidiamo affatto. Non posso permettere che i miei due bambini, di 6 e 4 anni, rischino di finire schiacciati. Lo abbiamo fatto presente ai custodi del cimitero, ma loro dicono che non ci possono fare niente”.
“Mia moglie, tra l’altro – aggiunge l’uomo – torna sempre a casa con delle brutte bolle, che le durano per giorni. Sono le punture degli insetti che infestano la zona e che si raccolgono attorno a dei grossi sacchi puzzolenti che sono abbandonati proprio lì vicino”. La richiesta dei Sorci è semplice: “Spostate mio figlio e fate i lavori che servono, dateci modo di restare in preghiera davanti alla sua tomba”.
Il cimitero di Bagheria è in questi giorni al centro di un’inchiesta per un caso di racket delle tumulazioni scoperto dalle forze dell’ordine, che ha portato agli arresti di sette persone e per cui sono indagate decine di persone, tra cui molti dipendenti comunali. Le indagini hanno permesso di scoprire un fitto giro di tangenti per ottenere sepolture anche con estumulazioni effettuate anzitempo e senza l’autorizzazione delle famiglie. Le immagini girate dalle telecamere di sorveglianza e raccolte dai carabinieri (guarda il video choc) hanno mostrato intere zone del cimitero in cui erano stati accatastati i resti dei corpi e delle bare che li contenevano.

