Insulti a ufficio stampa, Bosco: "Notarbartolo moderi i termini" - Live Sicilia

Insulti a ufficio stampa, Bosco: “Notarbartolo moderi i termini”

L'assessore: "I comunicati sono sempre e comunque espressione dell'Amministrazione. E se contro quest'ultima gli attacchi politici sono leciti, contro gli uffici acquistano un sapore minaccioso intollerabile".

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CATANIA. “L’insulto, tanto più se immotivato, è intollerabile: Notarbartolo moderi i termini”. Lo ha detto l’assessore Luigi Bosco riferendosi all’attacco del consigliere Niccolò Notarbartolo all’Ufficio stampa del Comune di Catania riguardo alla risposta dell’Amministrazione sulla vicenda delle piste ciclabili e del Tondo Gioeni. “Pur essendo fuori sede – ha spiegato Bosco – lunedì scorso, su richiesta del Gabinetto del Sindaco, avevo fornito una scheda perché si potesse tempestivamente rispondere alle osservazioni del consigliere Notarbartolo. Nella scheda, come è stato correttamente riportato nella nota dell’Amministrazione, si precisava che l’importo dei lavori delle due piste ciclabili era di 2,4 milioni e non di 4,4, cioè il costo del progetto. Notarbartolo ha voluto interpretare questo dato obiettivo, che confermo, come un’accusa di falsità nei suoi confronti”.

“Quando il Consigliere – ha aggiunto Bosco – mi ha comunicato per telefono il suo risentimento, ho risposto che, per mia forma mentis, non avrei mai accusato alcuno di falso. Ho precisato inoltre che il dato rilevante per calcolare il risparmio era quello dell’importo dei lavori e non quello complessivo del costo del progetto. Mi dispiace che la mia risposta sia stata utilizzata sia per far intendere che dietro la redazione del comunicato ci fosse una sorta di giallo e sia per attaccare con inaudita e immotivata violenza l’Ufficio stampa, presentandolo come se potesse agire in maniera autonoma e non fosse sempre e comunque espressione dell’Amministrazione. E se contro quest’ultima gli attacchi politici sono leciti, contro gli uffici e chi lavora acquistano un sapore minaccioso che non possiamo condividere, ancor più se rivolti a chi non può difendersi a titolo personale. Sarebbe bene che tutti si occupassero degli interessi della città e non di sterili polemiche”.

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