Mentre il presidente del Consiglio invita a spendere e sorridere, le cifre che arrivano raggelano l’ottimismo. Il 5,3% delle famiglie italiane alla fine del 2007 ha dichiarato di avere avuto nel corso dell’anno “momenti con insufficienti risorse per l’acquisto di cibo”. Il dato emerge dall’indagine dell’Istat sulla distribuzione del reddito e le condizioni di vita in Italia. A fine dell’anno precedente il numero delle famiglie in difficoltà con gli acquisti di alimentari era risultato il 4,2%.
Particolarmente critica la situazione delle coppie con tre o più figli, delle famiglie monoparentali (in particolare le madri sole) e degli anziani soli. Per quanto riguarda le famiglie con almeno tre figli, il 25% ha difficoltà ad arrivare a fine mese,l’8,1% non ha soldi per le spese alimentari e il 25,3% ha difficoltà a trovare soldi per l’abbigliamento. E non è finita. Sale dal 14,6% al 15,4% il numero delle famiglie che ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. L’Istat rileva “segnali di disagio particolarmente marcati” al Sud e nelle isole, e in particolare in Sicilia dove sale al 10,1% il numero difamiglie con problemi di risorse per il cibo. La situazione migliore si registra in provincia di Bolzano e in Emilia Romagna. Sono dati che fanno riflettere. In un’Italia povera, la Sicilia è poverissima.