Campanella con sorpresa per gli alunni dell’IPSIA “Guglielmo Marconi” di Canicattì. Le lezioni, quest’anno, si svolgeranno nei locali del liceo scientifico “Sciascia” in un orario insolito: dalle 14 alle 20.30. A deciderlo il commissario straordinario Benito Infurnari che, dopo i controlli del caso, ha disposto la chiusura definitiva della struttura di via Ducezio che ospitava le aule dell’istituto professionale.
Da anni al centro di proteste, l’edificio è stato chiuso ufficialmente per gravi carenze igienico-sanitarie e problemi strutturali. Negli anni scorsi erano stati utilizzate altre strutture, nell’attesa che l’edificio di via Ducezio fosse sottoposto ai necessari interventi.
Alunni e docenti sono già sul piede di guerra e minacciano di protestare per l’impossibilità di fare lezione in quelle ore. In tanti, infatti, provengono dai paesi vicini e si spostano con gli autobus che potrebbero non effettuare alcun servizio in quelle ore.
A Canicattì, quella dell’Istituto “Guglielmo Marconi” non è l’unica emergenza scolastica. Anche l’Istituto per l’Agricoltura Rosario Livatino si ritrova senza una struttura. La soluzione alternativa sono i locali dell’ITCG “Galileo Galilei” che, per il terzo anno consecutivo, ospiteranno le lezioni della scuola per l’Agricoltura.
Il sogno per tutti gli alunni sarebbe la realizzazione, alla periferia della città, del tanto decantato Istituto Polivalente. Fiumi di parole, da anni, ma la posa della prima pietra è ancora lontana.