PALERMO – Per Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, Mario Venuti, Nina Zilli, Antonella Ruggiero, Alessandra Amoroso, Noemi, Anna Oxa, Eros Ramazzotti, Mietta, Marco Mengoni, Placido Domingo sono solo alcuni nomi, di una lunga lista, a cui ha prestato la parola. Perché Kaballà è uno degli autori più quotati del panorama discografico italiano. E, intervistato da Elena Giordano sul numero in edicola di I love Sicilia, torna indietro con la memoria e racconta del suo esordio, del “cazzeggio” con Francesco Virlinzi, patron della catanese Cyclope Records, delle dissertazioni sui dischi con l’amico di sempre Nico Libra, di Musicland, e del primo ascolto di un’inedita Carmen Consoli…
La sua “folgorazione”? Davanti a una copertina di Tom Waits. Trent’anni fa, a Catania. Poi l’escalation che lo ha portato a collaborare con i più grandi nomi della musica italiana. E ad arrangiare anche le poesie di Giovanni Paolo II: “Ho fatto coppia con Placido Domingo per mettere in musica le poesie del Papa. Pensi la difficoltà di arrangiare testi dal grande significato teologico, l’opera poetica di colui che da lì a breve sarebbe addirittura diventato Santo. È un’emozione che porterò sempre nel mio cuore”, racconta ad I love Sicilia.
Tra i suoi successi, I belong to you che, nel 2006, Eros Ramazzotti ha cantato in duetto con Anastasia o Non siamo soli interpretata con Richy Martin. Ma anche Crudele di Mario Venuti, L’uomo che amava le donne di Nina Zilli o Echi di Infinito, interpretata da Antonella Ruggiero.
Quindi il regalo al nostro mensile: una canzone, inedita, concessa ad I love Sicilia. È la La notte di Palermo tratta da Lunaria, un libretto di Vincenzo Consolo. Perché lui, il musicista-poeta, la sua Isola la porta cucita addosso. E la racconta. Ovunque vada. Ovunque si trovi.
La foto in pagina di Kaballà è di Charley Fazio