PALERMO – Niente da fare per Sara Errani che non doma la corazziera ceca Petra Kvitova, autentica bestia nera della tennista bolognese. L’Italia dunque continua a condurre per 2-1 ma dovrà aspettare domani per completare la semifinale. A causa delle condizioni meteo e dell’oscurità si riprenderà domani mattina alla 11 con il quarto singolare, quello fra Roberta Vinci e Lucie Safarova.
Eppure la partita fra Errani e Kvitova era iniziata nel modo migliore possibile per l’azzurra. Le due atlete scambiano racchettate sotto una pioggia morbida che va e viene. Errani mette in campo un gioco brioso, così ottiene un break in apertura sulla macchinosa avversaria. La ceca però prova nel quarto game ad accorciare, ma la piccola bolognese strappa il secondo break che indirizza in modo decisivo il set. L’azzurra gestisce il vantaggio, ma concede comunque tre break consecutivi all’avversaria, prima di piazzare la zampata decisiva e aggiudicarsi il set per 6-3.
La bolognese di Spagna pare ancora ispirata ad avvio del secondo set. Una deliziosa palla corta regala il primo game. Kvitova però c’è e mostra segnali di reazione. La ceca riesce ad accorciare i tempi degli scambi e mette in difficoltà l’italiana. Nonostante questo Errani va sul 2-1, ma da quel momento è un vero e proprio blackout. La solida ceca infila da quel momento undici game consecutivi, mostrando quei numeri grazie a cui ha vinto il torneo di Wimbledon nel 2011.
La numero sette del mondo si conferma bestia nera dell’alfiera azzurra, che pure lotta scambio per scambio fino al 4-2. A quel punto Kvitova strappa il servizio ad Errani lasciandola a zero nell’ottavo game. E’ il momento chiave dell’incontro. Kvitova è perfetta e prende letteralmente a pallate l’azzurra. Il terzo set è senza storia, con i supporter cechi ad esultare sostenendo la propria beniamina. Errani entra i remi in barca. Tutto è rinviato a domani, quando toccherà a Roberta Vinci farsi carico del punto che potrebbe lanciare l’Italia in finale o rimandare tutto al doppio con Flavia Pennetta e Francesca Schiavone già scalpitanti.