La camera ardente per Tusa | Rose e sorrisi per il ritorno a casa - Live Sicilia

La camera ardente per Tusa | Rose e sorrisi per il ritorno a casa

Il saluto di istituzioni e amici a Palazzo d'Orleans. Domani mattina i funerali nella chiesa di San Domenico. Video.

Sebastiano Tusa ritorna a casa. Nella “sua” Regione. Che gli tributa l’ultimo meritato onore. Sette mesi dopo il tragico incidente aereo in Etiopia, le spoglie dell’archeologo hanno fatto ritorno in Sicilia. Domani mattina alle 10, i funerali nella chiesa di San Domenico. Oggi pomeriggio, la camera ardente a Palazzo d’Orleans. Ai quattro vertici della bara, un parallelepipedo di legno spoglio e spartano, due agenti del corpo forestale e due commessi in servizio d’onore, con guanti bianchi. Ai piedi del feretro cinquanta rose rosse, l’omaggio della Regione all’assessore ai Beni culturali, che una bella foto alla sinistra della bara ritrae con un accenno di sorriso il giorno dell’ingresso in giunta. Sullo sfondo le bandiere, quella della Regione listata a lutto.

Nello Musumeci siede alla destra, dall’altra parte i familiari, il figlio Andrea e la vedova Valeria Li Vigni. Tra le autorità, il primo ad arrivare, alle 16 in punto è Leoluca Orlando. Dopo il sindaco di Palermo, che manifesta “gratitudine e ammirazione per la professionalità e l’amore che Tusa ha dimostrato per la Sicilia”, giunge a Palazzo Bernadette Grasso, che fu collega di giunta di Tusa. Poi amici, colleghi, conoscenti. Abbracciano i parenti, scambiano qualche parola. I cari di Sebastiano Tusa non hanno più lacrime ma solo sorrisi dolci. Uno Valeria Ligni lo concede anche ai cronisti: “Preferisco non dire niente e stare in silenzio, perdonatemi”.

Prima dell’apertura della camera ardente, padre Sergio, che officerà domani le esequie nel pantheon dei siciliani illustri, ha celebrato una breve cerimonia religiosa.

Arriva Carmelo Briguglio, già assessore regionale, compagno di passione politica di Tusa anche ai tempi di Futuro e Libertà. C’è Dario Tornabene, dirigente della Programmazione. Alle quattro e mezza arriva il vicepresidente Gaetano Armao, che prende posto accanto a Musumeci. Intanto, la vedova si ferma a lungo a conversare cordialmente con Maria Mattarella, segretario generale di Palazzo d’Orleans.

«Il ritorno finalmente a casa delle spoglie di Sebastiano Tusa costituisce una consolazione spirituale – dice il presidente della Regione Nello Musumeci – per quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene e per me, in particolare, che l’ho chiamato al ruolo di governo, condividendone ansie e speranze. Il Palazzo della Regione lo accoglie con un sentimento di gratitudine e di sincera commozione. Almeno avremo una tomba sulla quale deporre un fiore. Riposi in pace!».


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