MESSINA – Una cosa è certa: la delibera per cittadinanza onoraria al Dalai Lama non sarà discussa domani dal consiglio comunale di Messina. L’amministrazione Accorinti non ha ancora presentato l’atto all’Ufficio di Presidenza che, quindi, non potrà inserirlo all’ordine del giorno della seduta di domani, la prima dopo la pausa estiva. Un elemento che sicuramente riaccenderà la miccia del dibattito su una delle più roventi polemiche dell’agosto messinese.
Accorinti non ha mai nascosto la volontà di portare il Dalai Lama in riva allo Stretto e di consegnargli la cittadinanza onoraria. Emilia Barrile, presidente del Consiglio, ha però chiarito come l’ultima parola in merito spetti all’Aula e non alla giunta. Serve, quindi, un atto dell’Amministrazione da presentare all’Ufficio di Presidenza: iter seguito dalle comuni delibere. Ad oggi però di questo atto non vi è traccia ma già da tempo l’Amministrazione è corsa ai ripari. Il 17 settembre il Dalai Lama verrà insignito dell’onorificenza di “testimone e solidarietà nel mondo”. Un riconoscimento creato ad hoc per questa speciale occasione.
Barrile, intanto, continua ad attendere segnali dalla giunta: “Il regolamento parla chiaro, se non c’è la delibera nessun argomento può essere inserito all’ordine del giorno – commenta – se qualcuno dice che domani in Consiglio si parlerà di questo sta dicendo delle fesserie”. La Barrile però non nasconde il proprio disappunto per come la giunta abbia gestito questa vicenda: “Purtroppo è sempre stato così, anche per delibere più urgenti il Consiglio è stato scavalcato e messo davanti al fatto compiuto. Non sento il sindaco dal 4 agosto, ci siamo incontrati a ferragosto in occasione della processione della Vara ma non mi ha detto nulla. Quando la delibera arriverà sarà incardinata e discussa in aula”.