CATANIA. Quest’oggi il Gip, dottoressa Maggiore, ha disposto la sostituzione della misura coercitiva in carcere con quella degli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica per ragioni di incompatibilità stante le condizioni di salute mentale nei confronti di Raffaele Marino indagato del reato di associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti nell’operazione recentissima denominata Carthago. L’indagato è difeso dal legale Andrea Gianninò.
La decisione del Gip.
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