PALERMO – “Le recenti rivelazioni, grazie ad eclatanti ed implacabili inchieste della magistratura, fanno emergere un quadro desolante. I livelli corruttivi nelle pubbliche amministrazioni sono spaventosi, perché dobbiamo ritenere che quel che non è stato ancora scoperto sia enormemente di più di quel che per fortuna indagini del genere ci raccontano. La Regione è centrale in questo schema e la Sanità non si smentisce. Nei mesi scorsi sull’argomento avevo messo sull’avviso pubblicamente il Governo che intanto ha fatto bene a revocare Candela e Damiani. Ma non credo basti questo. Musumeci e Razza dovranno fare molto di più senza attendere altre inchieste della magistratura. Per esempio anche con una gigantesca rotazione di uomini e funzioni: negli uffici e nelle aziende. La patente di moralità, legalità ed onestà dispensata a molti signori oggi nudi deve farci riflettere anche sulle responsabilità politiche. Le segnalazioni provenienti da ambienti indiscutibili non sempre funzionano e c’è già un bel filotto di persone “sbagliate” che le cronache odierne descrivono ben diversamente che nel recente passato, quando – ammantati dalla retorica della nouvelle vague antimafiosa e legalitaria nissena – venivano dispensati di onorificenze e scorte. Anche lì, per quanto in buona fede, gigantesche sopravvalutazioni di tante Istituzioni. Credo sia inevitabile accogliere l’invito di Miccichè e iniziare una approfondita indagine in Commissione antimafia, dove emergano gli errori della politica del passato e del presente per non ripeterli in futuro. Dove si evidenzino le storture discrezionali amministrative e burocratiche, praticate senza pudore nei Palazzi della politica, che non contrastano ed anzi favoriscono il malaffare, la disparità di trattamento e la corruzione. Ne abbiamo avuto evidenza nelle indagini già concluse dall’Antimafia siciliana, specie nell’ultima sul Ciclo dei rifiuti. Dobbiamo fare tesoro delle risultanze investigative della magistratura creare gli anticorpi per far sì che chi è corrotto o corruttore venga subito allontanato dai miliardi di euro che girano in Regione”. A dichiararlo, Nicola D’Agostino, capogruppo ItaliaViva all’Ars, componente Commissione Antimafia e componente Commissione Sanità.
D'Agostino: "La situazione non cambierà se non si agirà con fermezza"
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