PALERMO – “Il Comune e la Rap riferiscano con solerzia all’opinione pubblica i dati sulla raccolta differenziata in città e dicano perché il programma ‘Palermo Differenzia 2’ non sta rispettando la tabella di marcia da loro stessi annunciata. Convocare conferenze stampa per fare promesse da marinaio, ‘sparare’ numeri in libertà e addossare colpe proprie ad altre istituzioni è ormai diventato lo sport preferito dal sindaco Leoluca Orlando e dai suoi assessori”.
Lo dice il consigliere comunale Orazio La Corte (Leva Democratica), che prosegue: “Mi sono preso la briga di andare a rileggere le dichiarazioni rilasciate lo scorso 14 giugno in occasione della presentazione di ‘Palermo Differenzia 2’, per fare una sorta di ‘tagliando’ all’operato dell’amministrazione comunale e della Rap. In quell’occasione l’assessore Marino disse che la raccolta differenziata sarebbe aumentata del 6% entro fine agosto, del 9% a novembre e che Palermo riuscirà a fare meglio degli obiettivi imposti dall’ordinanza che la Regione ha stilato d’intesa con il ministero dell’Ambiente. Siamo alla fine di agosto: chiedo quindi all’assessore Marino e al presidente della Rap Dolce di venire in commissione Aziende e poi in Consiglio a relazionarci sugli obiettivi raggiunti, con riferimento anche a ‘Palermo Differenzia 2’, per passare dalle parole ai fatti. Da quanto mi risulta siamo ancora alla distribuzione dei kit, mentre l’amministrazione e l’azienda cittadina d’igiene pubblica avevano annunciato che il primo step di questo servizio sarebbe partito entro luglio. Anche stavolta i ritardi sono colpa della Regione?”.
“Da due anni – sottolinea La Corte – Palermo aspetta l’estensione del ‘porta a porta’ che, stando ai dati del Comune, finora ha solo fatto passi indietro: dall’iniziale 60% al 40%. Anziché vantarsi di avere azienda e discarica pubbliche, il sindaco Orlando pensi a far funzionare veramente la Rap affinché si possa dare una svolta ad un servizio indecoroso per la quinta città d’Italia. Pensi a punire con multe salate i cittadini incivili ed a premiare quelli virtuosi, facendo pagare loro una tariffa più bassa. Le premialità sono lo strumento migliore per incrementare la raccolta differenziata, ma se da due anni – solo per fare un altro esempio – le isole ecologiche nelle otto circoscrizioni cittadine non hanno visto luce, come possiamo aspettarci una svolta?”.
“In quattro anni di amministrazione Orlando – conclude La Corte – non solo l’azienda d’igiene pubblica nata dalle macerie dell’Amia non è mai decollata, scaricando le sue inefficienze sulle tasche dei cittadini; ma si è riusciti persino nell’impresa di portare al tracollo l’Amat (che chiuderà il 2016 con 16 milioni di passivo). Le due ex municipalizzate, che dovrebbero essere trainanti, sono invece una palla al piede per la città, a causa delle scelte politiche del sindaco Orlando e della gestione dei manager da lui scelti”.