FRANCOFORTE – ”L’apprezzamento dell’euro è in una certa misura il segno di un ritorno di fiducia”. Si è espresso così Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, durante la conferenza stampa successiva al Consiglio direttivo dell’istituto, a proposito del tema della guerra delle valute. La conferenza ha confermato il tasso d’interesse dell’Eurozona al minimo storico mai realizzato dello 0,75%. “Il cambio euro è importante ma non è obiettivo”, ha aggiunto Draghi, ma la Bce “monitorerà attentamente” il suo impatto sull’inflazione.
Sebbene la ripresa sia attesa per la seconda parte dell’anno, resta debole l’economia dell’Eurozona nel quarto trimestre del 2012 e nei primi mesi del 2013. “Continuano a prevalere i rischi” sulle possibilità di crescita – ha detto Draghi – mentre a proposito dell’inflazione ha dichiarato che è “in calo sotto il 2% nei prossimi mesi con rischi equilibrati”. A detta del presidente del Bce, “la politica monetaria resta accomodante e di sostegno alla crescita”.
Si è espresso anche sul caso Monte dei Paschi il numero uno dell’Eurotower, affermando che “la Banca d’Italia ha fatto tutto quel che doveva in maniera appropriata e tempestiva” e citando i documenti forniti dalla Bankitalia e dal Fondo monetario internazionale.