La pagina del quotidiano “L’Ora” che raffigura l’esattore Nino Salvo, esposta nel museo della mafia di Salemi, inaugurato lo scorso 11 maggio dal presidente della Repubblica, resterà al suo posto. L’ha deciso il giudice Sara Quittino del tribunale di Marsala, la quale ha respinto il ricorso presentato da Maria Francesca Corleo, erede di Nino Salvo, che, a differenza del cugino Ignazio, non ha mai ricevuto una condanna per mafia. L’esattore, infatti, morì pochi giorni prima dell’inizio del maxiprocesso nel quale figurava fra gli imputati. Il tribunale lo scorso 8 maggio – con un provvedimento urgente del giudice Matteo Giacalone, accogliendo in prima istanza le richieste degli eredi Salvo – aveva ordinato al Comune di non utilizzare l’immagine di Nino Salvo, ordinanza che non era stata rispettata dal sindaco Vittorio Sgarbi. Il giudice Quittini ha condannato Maria Francesca Corleo al pagamento delle spese giudiziarie.
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