La mafia controllava l'ippodromo| Un indagato va ai domiciliari - Live Sicilia

La mafia controllava l’ippodromo| Un indagato va ai domiciliari

L'ippodromo di Palermo

I fantini erano una pedina essenziale del gioco sporco.

BLITZ CORSA NOSTRA
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1 min di lettura

PALERMO – Non ci sono più esigenze cautelari. Lascia il carcere e va ai domiciliari con il braccialetto elettronico Massimiliano Gibbisi, 48 anni, coinvolto nel blitz dei carabinieri dello scorso dicembre denominato “Corsa Nostra”. Gibbisi è indagato per concorso in associazione mafiosa e avrebbe anche contribuito a truccare una gara all’ippodromo di Palermo.

Massimiliano Gibbisi

Erano i mafiosi a decidere quale cavallo dovesse vincere. I fantini erano una pedina essenziale del gioco sporco. In carcere erano finite nove persone.

Il gip ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Claudio Gallina Montana e Giovanni Mannino, secondo cui, visto che le contestazioni risalgono al 2017, il carcere era una misura troppo afflittiva nell’ottica di garantire le esigenze cautelari.

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