PALERMO – Slitta al 21 febbraio il via alla discussione in aula all’Ars della manovra finanziaria, prevista per il 14 febbraio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo dell’Ars, riunita per decidere il calendario dei lavori per la sessione di bilancio. Il maxiemendamento di riscrittura, approvato dalla giunta Crocetta la scorsa settimana, e la relazione tecnica, presentata solo oggi, hanno costretto i capigruppo a riformulare il calendario dei lavori. I documenti contabili dovranno essere esaminati dalle commissioni di merito entro l’ 8 febbraio. L’iter in commissione Bilancio dell’Ars comincerà il 9 febbraio per concludersi domenica 19. La manovra passerà all’esame dell’Aula da giorno 21 per la discussione generale. Il voto sull’articolato, invece, comincerà il 24 febbraio. I lavori dell’aula si concluderanno il 28 febbraio,che è anche l’ultimo giorno utile per l’approvazione della manovra perché scade l’esercizio provvisorio. Il termine ultimo per presentare emendamenti è stato fissato al 23 febbraio. “E’ grave che il governo abbia disertato la riunione della capigruppo – dice il vice capogruppo di Fi all’Ars Vincenzo Figuccia – Dimostra che è isolato ed incapace di trovare la maggioranza. Si apre uno scontro che in aula vedrà cadere punto dopo punto i contenuti della finanziaria”. L’Aula tornerà a riunirsi mercoledì prossimo con all’ordine del giorno lo strumento programmazione dei fondi comunitari (Poc). “I lavori rinviati a giorno 8 febbraio? Perchè? Si sono presi un periodo sabbatico?”. Così il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, conversando con i cronisti a Palazzo dei Normanni, dove ha riunito la giunta, parlando del calendario dei lavori deciso dalla capigruppo dell’Ars per l’esame della sessione di Bilancio.
“Sono sempre disposto a confrontarmi con tutti, se il Pd ha sei assessori in giunta e non riesce a raccordarsi… Cosa deve avere tutti i deputati in giunta per raccordarsi?”, ancora Crocetta, conversando con i cronisti all’Ars dopo aver riunito la giunta di governo, e parlando delle dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd sulla manovra di riscrittura della finanziaria ‘pronti a non votarla”. “Questa finanziaria va approvata subito – ha detto – non si può bloccare il governo della Regione dietro la questioni dei partiti. C’è una commissione che dovrà lavorare e in quella sede si potranno presentare e discutere gli emendamenti, il governo accetterà quelli che sono ragionevoli”. Poi Crocetta ha aggiunto: “abbiamo voluto fare una manovra secca, che evitasse una finanziaria elettoralistica, per correttezza nei confronti del Parlamento. Abbiamo inserito cose essenziali, che permettono il normale funzionamento della Regione in un anno che si conclude con il rinnovo del Parlamento e del Governo”. “Non potevamo presentare una finanziaria che si prestasse a degli scontri – ha rivendicato – perché la finanziaria è un atto del governo e anche del parlamento”. E riferendosi alle polemiche sulla manovra sollevate da alcuni parlamentari dem, Crocetta ha tagliato corto: “non capisco questi giudizi generici. Posso capire se mi dicono che non è stato inserito un emendamento specifico”. “C’è una parte della manovra – ha sottolineato il governatore – che ho voluto stralciare, perché non era proprio di natura finanziaria”. Crocetta ha quindi annunciato che la prossima settimana la giunta approverà un ddl stralcio alla manovra che sarà subito trasmesso all’Ars. “Nello stralcio metteremo lo stretto indispensabile – ha detto – ci sono norme di carattere organizzativo e sulle attività produttive”.
“La Finanziaria depositata a metà dicembre era snellissima, perché l’esigenza era di approvarla entro la fine dell’anno. Poi si è deciso di andare a esercizio provvisorio e abbiamo potuto aggiungere qualcosa che era stata sacrificata. Dal punto di vista finanziario poco cambia rispetto alla prima versione, perché la spesa ammonta a circa un paio di milioni di euro in più. La maggior parte della norme non richiedono ulteriori risorse”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, a margine della seduta dell’Ars, illustrando ai giornalisti il contenuto del maxiemendamento alla Finanziaria, che dovrà essere approvato entro il 28 febbraio.