La nottata di Salvini al Cara |"Chi tocca Zuccaro tocca noi" - Live Sicilia

La nottata di Salvini al Cara |”Chi tocca Zuccaro tocca noi”

"Ong? Ci aspettiamo i primi arresti. C'e' qualcuno che non fa volontariato, ma fa soldi sulla pelle di questi disgraziati", ha detto a Catania.

CATANIA – Della serie: la mattinata fa giornata. Soprattutto se il risveglio è al Cara di Mineo. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha lì infatti passato la notte: in uno dei luoghi simbolo del recenti flussi migratori. Una nottata in branda, con al fianco i deputati siciliani Angelo Attaguile e Alessandro Pagano. Ma all’incontro con la stampa, l’attenzione è tutta rivolta al Caso Zuccaro e le sue dichiarazioni circa l’attività sospetta di alcune Ong. “Chi tocca lui, tocca noi”, ha detto il leader del Carroccio. “Gli faccio i migliori auguri – ha detto Salvini – Lui ha il sostegno mio e di migliaia di persone”. Il riferimento è all’udizione di Zuccaro, domani, presso la commissione Difesa del Senato. L’augurio è ancora che “non venga processato dal Csm”, che “possa andare fino in fondo nella sia operazione di verità, di pulizia e di giustizia” e che “non ci sia qualcuno che si permetta di bloccare indagini cosi delicate ed importanti”.

In questa faccenda Salvini tira in ballo anche Palazzo Chigi. “Un silenzio allucinante quello del presidente del Consiglio – ha detto – Gentiloni tace e per me è complice. Se Gentiloni tace sui dossier dei servizi segreti sul business dello scafismo di Stato, è complice”. Tiene la barra dritta il leader della Lega sulla questione migrazioni: “Sono poi sempre più convinto che sia corso un chiaro tentativo di sostituzione etnica di popoli con altri popoli. Questa non è un’immigrazione emergenziale ma organizzata che tende a sostituire etnicamente il popolo italiano con altri popoli, lavoratori italiani con altri lavoratori. Ne parla anche il procuratore Zuccaro: è un’immigrazione che tende a scardinare economicamente il sistema italiano ed europeo”.

E ancora. “Non c’entrano guerre, diritti umani e disperazione – ha aggiunto Salvini – è semplicemente un’operazione economica e commerciale finanziata da gente come Soros. Per quanto mi riguarda metterei fuorilegge tutte le istituzioni finanziate anche con un solo euro da gente come Soros. Non dovrebbero poter mettere piede in Italia né loro, né le associazioni da gente come lui finanziate”. Organizzazioni non governative. “Ong? Ci aspettiamo i primi arresti. C’e’ qualcuno che non fa volontariato, ma fa soldi sulla pelle di questi disgraziati. C’è qualcuno al soldo degli scafisti, c’è qualcuno che sta facendo pulizia etnica sia in Africa che in Italia. Aspettiamo i primi arresti e i primi sequestri di imbarcazioni. Un Paese serio comincia a sequestrare delle imbarcazioni. Purtroppo al Governo abbiamo gente poco seria”.

Parlando della condizioni del Cara, Salvini ha poi snocciolato qualche numero. Su 3295 presenti, solo 14 sono siriani e 7 gli iracheni. Il leader leghista riferisce anche di aver parlato con gli operatori del centro, che – stando alle sue parole – lo inviterebbero nel continuare la sua battaglia. Ma sono due i dettagli che hanno impressionato l’esponente padano: il fatto che alcuni ospiti gli abbiano offerto in regalo delle scarpe di contrabbando e l’alto numero di cani randagi fuori dal complesso. Una stoccata, infine, l’ha rivolta a Fabrizio Ferrandelli, definito il “Macron di Palermo”. È nota infatti la simpatia della Lega per la Le Pen e il sostegno alle amministrative a favore del civico Ismaele La Vardera.

 


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