Due centesimi per ogni litro di acqua emunta per essere imbottigliata dalle aziende minerali. E’ una delle proposte che l’Udc presenterà all’Ars nell’ambito della manovra finanziaria 2011. “Abbiamo lavorato in stretta sinergia con i nostri amministratori locali e le sigle sindacali – ha detto in conferenza stampa la capogruppo dell’Udc-verso il partito della Nazione all’Ars, Giulia Adamo – per portare avanti una legge di stabilità che dia alla Regione sviluppo ed equità, che cercheranno di dare nuovo slancio all’economia della Regione,provvedimenti mirati e specifici dall’agricoltura alla famiglia,con impatto a costo zero”.
“Si interviene, dopo tanti anni – ha aggiunto Adamo – sui canoni di concessione per la derivazione di acque minerali. Sino ad oggi, infatti, i produttori hanno potuto estrarre ed imbottigliare le più pregiate acque dal territorio versando
alla Regione cifre del tutto risibili, garantendosi enormi ritorni economici”. Fra le altre proposte “abbiamo pensato – ha proseguito – auna norma che impegni l’assessore al Bilancio e alle Attività produttive a relazionare annualmente sullo stato di attuazione delle voci di spesa; lo stesso impegno dovrà valere per l’assessore ai Lavori pubblici con obbligo trimestrale, sullo stato di attuazione dei provvedimenti varati”. Per il comparto agricolo, è previsto uno stanziamento di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 in cui la Regione dovrà impegnarsi a sostenere la nascita delle filiere agroalimentari integrate, nella forma di consorzi fra agricoltori, trasformatori e rivenditori o nella forma delle ‘intese di filiera’ promosse dalle organizzazioni dei produttori”.
Per quanto riguarda l’obbligo d’istruzione e formazione per i giovani fra i 14 e i 17 anni, l’Udc prevede il reperimento di risorse per circa 18,5 milioni di euro “per assicurare la continuità e la funzionalità dei percorsi formativi, alcuni dei quali già attivati e a rischio di chiusura”. “E poi – ha concluso il capogruppo dell’Udc all’Ars – l’istituzione delle graduatorie professionali presso l’assessorato alla Cultura e ai beni culturali per la promozione e l’accesso diretto al lavoro di restauratori, archeologi e altre figure similari, reclutati attraverso gare d’appalto mortificanti”.