Giovedì s’inaugura la Bit, la principale borsa internazionale del turismo. La Regione Sicilia, per la prima volta, non ci sarà. Lo ha deciso il governo Lombardo. E ha fatto bene. Negli ultimi anni la vetrina della Fiera milanese era diventata l’occasione di sprechi e occasioni perdute. Faraonici scenari all’interno dello stand pagato milioni di euro, la corte dei soliti amici ad aggiudicarsi le gare d’appalto per l’allestimento dei 500 e passa metri quadrati riservati (dietro lauto pagamento all’ente fiera) alla Trinacria, cene di gala e prelibatezze siciliane gioia dei ristoratori in trasferta piuttosto che degli avventori dello stand. E poi le conferenze stampa degli assessori al Turismo. Da ricordare. Come quel rappresentante di Palazzo d’Orleans (omettiamo il nome per carità di patria) che nell’illustrare le bellezze dell’Isola si lasciò andare a citazioni poetiche: “Ricordatevi che la Sicilia è un’isola circondata dal mare…”. All’incontro con i giornalisti poi si potevano contare decine e decine di agenti pubblicitari piuttosto che inviati e reporter pronti a favoleggiare delle bellezze siciliane. Una piazza di favori e privilegi che non ha portato chissà quali vantaggi: le presenze turistiche non aumentano, e questo nonostante il fiorire di alberghi e b&b. L’immagine della Sicilia nel panorama internazionale non è migliorata, anzi e le manifestazioni promosse alla Bit spesso diventavano clamorosi boomerang perchè mai effettuate.
Bene ha fatto allora il governatore a bloccare questo stipendificio improduttivo. Si risparmiano un bel po’ di milioni e qualche soggiorno a cinque stelle. Bene farebbe ancor di più Lombardo a rilanciare però il settore del turismo in Sicilia con una legge organica e un piano di investimenti mirato. Non si lasci tentare da una Bit in salsa sicula che servirebbe a foraggiare lo stesso agenzie di pubblicità e allestitori di stand. Meglio destinare tempo e risorse all’attrazione di imprenditori che vogliono investire nel turismo: l’ esempio di Sir Rocco Forte (nonostante i mille lacciuoli burocratici che hanno pesato sui tempi di realizzazione), del circuito del golf e della nuova cordata che ha rilevato Città del Mare sono passi in avanti importanti. E poi ci sono quattro villaggi Valtur che attendono di essere sbloccati, ci sono imprenditori che vogliono investire alle Egadi. Diamo risposte invece di organizzare fiere. E i turisti non verranno più qui per caso.