Il ministro della Difesa Ignazio La Russa non lesina attacchi all’Onu, reo d’aver criticato la politica del governo italiano nei confronti degli immigrati clandestini. “L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – ha detto il ministro – è uno di quegli organismi che contano quando la stampa li fanno contare, ma non contano un fico secco. Basti pensare che l’Italia — ha proseguito La Russa — è rappresentata dalla signora Boldrini, esponente di Rifondazione Comunista”.
Insomma, un attacco a viso aperto all’Onu e, in particolare alla portavoce italiana Laura Boldrini: “La Boldrini — ha detto La Russa — deve rispondere a questa domanda: è meglio fermare i clandestini sul barcone quando sono vicini a dove sono partiti o invece per lei è più umano farli uscire dalle acque territoriali, intercettarli, accompagnarli in Italia e chiuderli per mesi nei centri di identificazione, che non sono certo alberghi di lusso, prima di essere espulsi? Delle due l’una — ha concluso il ministro — o la Boldrini è disumana oppure è una criminale, perché vuole aiutare chi elude la legge, chi scappa una volta giunto in Italia. Accuso questo sedicente organismo o di essere disumano o di fiancheggiare di chi vuole violare la legge. Le azioni di respingimento continueranno perché conformi al diritto e umani, più umani di tenere i clandestini nei centri e poi espellerli”.