(rp) Ciao a te Fabrizio Miccoli. E’ stato bello ammirarti e conoscerti. Hai celebrato l’ultima partita con la maglia rosanero attaccata alla pelle. Ti rimpiangeremo. Non solo per le giocate di classe cristallina, anche quando il cristallo è apparso incrinato da infortuni e incomprensioni. Non solo per le magie. Chi scrive ti rimpiangerà per il bambino che nascondi molto male sotto la barba dell’uomo. Però quando corri dietro un pallone, quel bambino muove i garretti e si lascia ammirare. E’ la tua forza. E’ il tuo limite. Sei forte quando corri. Sei meno forte quando ti arrabbi e fai il permaloso anche per niente.
Il bambino comanda. Distribuisce le linguacce e ti spinge a sussurrare “Forza Lecce”. Ma tu, Fabrizio, sei vero in un mondo di cartapesta. Soprattutto per questo, davvero, ci mancherai.
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