La tragedia stradale di Adrano | Lunedì probabile autopsia - Live Sicilia

La tragedia stradale di Adrano | Lunedì probabile autopsia

La morte di Giovanni Santangelo, Antonio Saitta e Francesco Santangelo giunta dopo il tremendo schianto tra le due motociclette sulle quali erano a bordo: dopo l'esame autoptico le salme verranno restituite alle rispettive famiglie. Intanto, sembra essere stata fatta definitivamente luce sul perchè dell'incendio innescatosi dopo lo scontro.

L'iter della magistratura
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ADRANO. Sarà con ogni probabilità lunedì, il giorno nel quale verrà effettuata l’autopsia sui corpi dei tre sfortunati adraniti morti nello spaventoso incidente stradale lungo la vecchia statale 121 di domenica scorsa. Solo dopo l’esame autoptico, le salme di Giovanni Santangelo, Antonio Saitta e Francesco Santangelo potranno essere restituite alle rispettive famiglie. Restituite alla loro Adrano. Sono trascorsi cinque giorni da quella maledetta e tragica domenica ed il dolore e lo sconcerto per l’accaduto restano vivissimi. Nella giornata di oggi, intanto, sono stati disposti ulteriori accertamenti sui tre corpi che si trovano nella camera mortuaria dell’ospedale Garibaldi di Catania: verranno effettuati gli esami tossicologici e dove sia possibile le radiografie. Solo martedì o al massimo mercoledì la celebrazione dei funerali.

Ed il dolore ad Adrano resta enorme. Difficile, se non impossibile, da assorbire. Nel frattempo, da un ulteriore approfondimento sui resti delle motociclette carbonizzate, attualmente poste sotto sequestro in quel di Randazzo, gli agenti della Municipale di Adrano avrebbero compreso il perchè le moto abbiano preso fuoco dopo il violentissimo impatto. In uno dei serbatoi delle due motociclette è stato, infatti, individuato un foro enorme che nonostante il massiccio acciaio e’ stato sventrato dalla collisione dei due mezzi: è da li’ che sarebbe uscita fuori tutta la benzina che poi ha fatto partire un incendio che ha carbonizzato le moto ed aggredito anche Giovanni Santangelo e Antonio Saitta. Una tragedia tremenda le cui cause sono tutte al vaglio della magistratura.


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