PALERMO – Una norma per garantire un reddito agli stagionali del turismo che rischiano di restare senza alcun sussidio o aiuto. La Uiltucs Sicilia ha proposto al governo regionale un emendamento da inserire nella legge Finanziaria per tutelare stagionali di alberghi, villaggi turistici, camping, ristoranti, bar e tutte le attività che ruotano nel turismo.
“L’obiettivo – spiega Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – è garantire a questi lavoratori la possibilità di avere un reddito anche in questo periodo di inattività, attraverso il mantenimento della Naspi per altre 9 settimane. A questi lavoratori che avrebbero dovuto riprendere la loro attività non dovrà essere applicata la riduzione del 3% mensile sul trattamento di disoccupazione. In alternativa si chiede di riconoscere una indennità di 600 euro anche a questi lavoratori per il mese di marzo e 600 euro per il mese di aprile in assenza di altro trattamento erogato dall’Inps o da altri enti pubblici. Il decreto Cura Italia non ha infatti tenuto conto delle migliaia di lavoratori stagionali che avrebbero dovuto iniziare a svolgere la loro attività a partire dal mese di marzo. Altra proposta è stata formulata a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori stagionali del settore commercio nei Comuni turistici e nelle zone balneari. Si auspica che il governo regionale tenga in considerazione le nostre proposte rivolte ai lavoratori dimenticati dal Decreto Cura Italia e che in Sicilia sono tantissimi, si stima l’80%sul totale addetti del settore”.