La vedova Fragalà: | "Sequestrate quel film" - Live Sicilia

La vedova Fragalà: | “Sequestrate quel film”

PALERMO– Denuncia per diffamazione nei confronti  di Renzo Martinelli, regista del film “Ustica”, ed istanza di sequestro immediato della pellicola in tutte le sale cinematografiche. E’ quanto fatto alla procura di Roma, tramite l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, da Silvana Fragalà, vedova di Enzo Fragalà, parlamentare di Alleanza Nazionale dal 1994 al 2008, componente di commissioni parlamentari fra cui la commissione stragi, ucciso a Palermo nel 2010. “Nel film che ricostruisce, secondo una tesi molto personale di Martinelli, la sciagura in cui trovarono la morte decine di passeggeri sul volo dell’Itavia – è detto nella denuncia – il depistatore, ossia l’uomo nero di tutta la vicenda viene chiamato ‘onorevole Fragalà'”.

Il particolare è davvero inquietante – è detto nell’atto – se si consideri che pochi anni prima di morire lo stesso Fragalà aveva criticato aspramente il precedente film di Martinelli che ricostruiva, sempre a modo suo, il caso Moro, dal titolo ‘piazza delle Cinque Lune’. Fragalà presentò una interrogazione parlamentare parlando di indecente azione di disinformazione con i soldi pubblici. A quelle censure Martinelli aveva replicato con rabbia. Questo film appare quindi drammaticamente come una indegna vendetta postuma”. “Nel film (nelle sale da oggi, ndr) infatti l’onorevole Fragalà – afferma Caroleo Grimaldi nella denuncia – è il bieco personaggio che cerca di insabbiare la verità, giungendo a dire che ‘tacere la verità è un merito’. Peraltro anche nel trailer del film il personaggio Fragalà afferma che ‘l’Italia ha una moglie americana e un’amante libica’. Ebbene questa frase fu pronunciata proprio dall’onorevole Fragalà in una dichiarazione trasmessa alle agenzie di stampa e riferita alla politica estera italiana fra il 1979 e il 1980”. L’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi ha dichiarato: “Da amico e da estimatore di Enzo Fragalà ci batteremo per difendere la memoria, il ricordo e il patrimonio morale di questo uomo, che, da politico da avvocato, sacrificò la propria vita nel nome della verità e della dignità della Storia”. (ANSA)

Interviene sull’argomento il deputato regionale di Sicilia Futura Totò Lentini: “Nel dissentire pienamente sull’uso improprio del nome dell’onorevole Enzo Fragalà, seppur mai stato nelle stesse fila politiche da me percorse, da collega in consiglio comunale, tengo a precisare di avere conosciuto bene l’uomo e il politico, di averne stimato l’onestà e la levatura morale che lo hanno contraddistinto. Un uomo che ricoprendo un delicato incarico nella commissione stragi di allora ha sempre cercato la verità e da siciliano ha affrontato la problematica con ancor più senso del dovere e rispetto per le famiglie che sono state coinvolte nel disastro aereo. Spero che il regista non abbia usato il nome del caro estinto solo per una vendetta postuma”.

“Esprimo solidarietà alla famiglia Fragalà. Una discutibile scelta cinematografica non infangherà la memoria di Enzo”, scrive su Twitter il deputato regionale Nello Musumeci.

“L’uso del nome Fragalà è del tutto casuale, non c’è alcuna correlazione con il parlamentare di Alleanza nazionale. Mi scuso di quanto accaduto, ma sarei stato un matto a usare quel nome apposta”. Così il regista di ‘Ustica’ Renzo Martinelli replica alla denuncia per diffamazione nei suoi confronti e all’istanza di sequestro immediato della pellicola in tutte le sale cinematografiche inoltrata alla procura di Roma, tramite l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, da Silvana Fragalà, vedova di Enzo Fragalà, parlamentare di An dal 1994 al 2008, componente di commissioni parlamentari fra cui la commissione stragi, ucciso a Palermo nel 2010. “Nel film che ricostruisce, secondo una tesi molto personale di Martinelli, la sciagura in cui trovarono la morte decine di passeggeri sul volo dell’Itavia – è detto nella denuncia – il depistatore, ossia l’uomo nero di tutta la vicenda viene chiamato ‘onorevole Fragalà'”. E ancora Martinelli raggiunto telefonicamente dall’ANSA: “Neppure mi ricordavo chi fosse Fragalà, trovavo solo il suo nome ‘musicale’. Comunque è assurda questa conflittualità, ho fatto solo un film che parla di un caccia Usa che ha colpito il Dc9. Mi sembra questo il centro del mio film”.

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