"La Ztl è una tassa occulta| Ecco la nostra contro-proposta" - Live Sicilia

“La Ztl è una tassa occulta| Ecco la nostra contro-proposta”

"Dobbiamo finanziare Amat? Puntiamo su abbonamenti mensili da 10 euro, incasseremmo 20 milioni".

filoramo (pd)
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PALERMO – “Alla fine il Sindaco ha pronunciato le paroline che meglio di qualsiasi altra rappresentano la sua proposta di Ztl: una ‘tassa occulta’. Il tram è ancora fermo, c’è un colpevole ritardo procurato da chi ha governato questa città negli ultimi quindi anni. Un investimento di circa 300 milioni di euro, il maggiore investimento degli ultimi venti anni, che rischia di divenire l’emblema della crisi di questa amministrazione che sa solo produrre nuove tasse”. Lo dice il capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi Rosario Filoramo.

“Noi che siamo contro ogni tassa occulta lanciamo un appello a tutte le forze politiche: si avvii entro la fine dell’anno il servizio tram e facciamo una proposta alla città per trovare le soluzioni finanziarie che consentano ad Amat di risollevarsi e rilanciarsi – dice Filoramo – prevediamo la sostanziale separazione tra l’affidamento del servizio tram ad Amat e la gestione della Ztl. Ripetiamo ancora una volta che la Ztl è un intervento di limitazione del traffico privato in favore dell’incentivazione di quello pubblico, al fine di migliorare la qualità della vita dei nostri centri urbani, serve a fluidificare il traffico e rendere certi i tempi di percorrenza interni, contribuisce al miglioramento della salute dell’aria che respiriamo e quindi migliorare la nostra salute, risparmiando nella spesa sanitaria. Con queste premesse la proposta che il Sindaco ci ha fatto è illogica sul piano delle limitazioni del traffico privato e pericolosa su quello finanziario. Essa si basa sull’obiettivo di racimolare trentamilioni di euro da trasferire ad Amat per pareggiare i suoi conti e non punta alla riduzione del parco automobili privato, nonché di contrasto all’inquinamento. Se i richiedenti il pass dovessero essere in numero minore, fatto auspicabile sul piano della riduzione dell’uso del mezzo privato, si ridurrebbe di conseguenza la cifra da trasferire ad Amat con le conseguenze del caso. Dunque una concatenazione nefasta da tutti i punti di vista sia per il Tram che per la Ztl”.

“Amat con i suoi lavoratori rimane una risorsa da difendere e valorizzare, ma stavolta il Sindaco non deve fare bere alla città la medesima soluzione optata col salvataggio di Amia-Rap, dove decise di non buttare il bambino tenendo però l’acqua sporca. Amat và rilanciata, ma è necessario che il suo management venga sostanzialmente rivisto, così come sarà necessario chiedere uno sforzo straordinario ai suoi lavoratori per concentrarsi sul core-business, il trasporto. Servono mezzi nuovi e garanzie sulla loro reale disponibilità e l’adozione di tutti quei provvedimenti alla viabilità, tra queste le corsie preferenziali che assicurino la priorità di marcia ai bus. Tanto più necessario assicurare senza soluzione di continuità e medesima frequenza, con l’utilizzo del gommato, il collegamento tra le stazioni tram di Notarbartolo e della stazione centrale. In questo caso ha fatto bene la Giunta a vietare a tutti i servizi extraurbani l’accesso nella zona Ztl, causa di rallentamenti nelle poche corsie preferenziali esistenti”.

E poi Filoramo arriva alla proposta. “Proponiamo che si privilegi la scelta della Ztl virtuosa, che migliori qualitativamente il nostro centro cittadino. Una vera Ztl che dovrà consentire di avere strade ordinate e percorribili con i mezzi pubblici, garantendo l’accesso limitato ai residenti e al carico e scarico merci regolamentato. Nel contempo si affronti il tema della riorganizzazione e rilancio dell’Amat. Si individui un nuovo management e si punti a una campagna di abbonamenti agevolati. Amat costa nel 2015 intorno ai 98 milioni di euro all’anno. Di questi solo 8 milioni sono le entrate tra biglietti singoli e abbonamenti, questi ultimi per soli 2 milioni, quindi 90 milioni sono contributi di regione e comune, le nostre tasse. Cioè ciascuno dei 670.000 palermitani contribuisce con le proprie tasse per circa 146 euro annui. Ecco il vero problema. Paghiamo per non avere nulla. Con questa cifra il nostro servizio pubblico dovrebbe essere puntuale ed efficiente, ma per le ragioni che conosciamo non lo è. Analizzando le entrate da abbonamenti e singoli biglietti si nota che l’evasione è altissima, intorno al 70%, tre volte la quota fisiologica da contrastare, anche perché la parte degli abbonamenti è assolutamente inconsistente . E’ proprio qui bisogna concentrarsi, invertendo la percentuale e puntando alla vendita di centomila abbonamenti per il primo anno e duecentomila a regime. Ecco quale scelta proponiamo alla città. Una campagna di abbonamenti agevolati al costo di dieci euro mensili. Una proposta che ci consentirebbe di raggiungere incassi per ventimilioni di euro tra abbonamenti e biglietti, avvicinandoci al rapporto 1/3 paganti, 2/3 contributi pubblici, valido in tutto il mondo occidentale. Inoltre legheremmo gli introiti di Amat all’efficienza del proprio servizio. I cittadini pagherebbero l’abbonamento solo se il servizio divenisse apprezzabile. Obiettivi: centomila abbonati il primo anno, duecentomila a regime in tre anni. Siamo certi che i palermitani capirebbero tale scelta e l’apprezzerebbero. Se si deve pagare lo si faccia per una mobilità davvero sostenibile, insensato far pagare una piccola “tassa occulta “a tutti, ma per continuare ad inquinare”.

 

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