Con l’innesto dell’argentino Bertòlo, stella del Banfield, e il teorico rientro nella rosa di Ciaramitaro il Palermo si ritrova ad avere un centrocampo… extra-large. Ulteriori innesti, a cominciare da quello vociferato di Blasi, sembrano al momento pura fantascienza. Migliaccio, Liverani (nella foto) e Tedesco non hanno nulla da temere, con ruoli e priorità differenti. Il regista e capitano sarà fuori causa nei primi mesi della stagione e urge un alter-ego, che magari sappia rientrare nei ranghi quando il numero 11 avrà riacquisito la piena efficienza atletica. Bresciano ha ottenuto una proposta per il prolungamento dell’accordo che scade nel 2010, ma l’italo-australiano valuterà bene quello che l’aspetta. Per Zenga difficilmente sarà una prima scelta, nel suo ruolo avrà la priorità Bertòlo. Guana è il maggiore indiziato di un addio già nei prossimi giorni. Il Siena sembra in pole-position per il ragazzo di Brescia, che nelle ultime due stagioni ha dovuto masticare amaro. È probabile che il Palermo decida di accontentarlo. Singolare la posizione di Nocerino, che non ha convinto fino in fondo in viale del Fante. La sua nuova chance dovrà guadagnarsela passo dopo passo, sul campo. Era la certezza, la scorsa estate, fra le contropartite tecniche dell’operazione Amauri. E Ballardini, per tre quarti di stagione, gli ha dato fiducia assoluta. Ma dal 9 luglio comincia una nuova storia per tutti, anche per lui. Le gerarchie consolidate non fanno parte dell’orizzonte calcistico di Walter Zenga. Anche in questo reparto – il nuovo allenatore potrebbe vederlo all’opera nel corso del ritiro – ci sarebbe spazio per un Primavera. Il principale indiziato è Corsino, incontrista che ha corso per quattro nel corso del campionato Primavera concluso con il tricolore.
S.L.I.
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