PALERMO – Le associazioni maggiormente rappresentative della specialistica ambulatoriale accreditata/convenzionata in Sicilia confermano la non adesione alla manifestazione del 26 novembre, ribadendo come “priorità assoluta la continuità assistenziale per i cittadini.
Le strutture resteranno regolarmente aperte, garantendo i servizi sanitari senza interruzioni”, dicono Uap, Csa, Acap, Salute, Amsa Fkt, Anmed, Assocendis-Ardiar, Confimi sanità Sicilia, Fesiop, Gruppo autonomo specialisti branche a visita, Ulpea Medeac.
Durante l’incontro del 21 novembre con l’assessorato alla Salute, le associazioni hanno espresso totale dissociazione da iniziative non condivise e riaffermato la necessità di privilegiare il confronto istituzionale.
Sono state, inoltre, esposte le principali criticità: ritardi nell’assegnazione del budget e urgenza di una programmazione efficace su lista d’attesa e prevenzione; superamento dei “bilanci storici” a favore di criteri basati sul fabbisogno reale; distorsioni concorrenziali rilevate dall’Autorità Garante; rischio di interruzione del servizio pubblico dovuto ai limiti imposti all’erogazione delle prestazioni.
Le associazioni richiedono l’immediata attivazione dei tavoli tecnici di branca e la verifica della rappresentatività sindacale secondo criteri oggettivi, con l’obiettivo di poter scegliere entro l’anno la forma di aggregazione più opportuna per le strutture sotto la soglia delle 200mila prestazioni e di definire entro febbraio 2026 i nuovi criteri di assegnazione dei budget, rispettosi dei rilievi del Garante.
“Rimane confermata – concludono le associazioni – la piena disponibilità al dialogo istituzionale per garantire il diritto alla salute, la sostenibilità del Ssr e un’equa valorizzazione dell’attività delle strutture accreditate”.

