PALERMO – Il consiglio comunale di Palermo approva il bilancio consolidato 2024 che sblocca, tra le altre cose, anche le assunzioni dei vigili urbani. Un disco verde arrivato con 21 sì su 25 presenti, con le opposizioni che hanno agito in ordine sparso: il Pd ha lasciato i lavori per l’assenza del sindaco Lagalla, insieme ad Avs e a parte del Misto, altre forze di centrosinistra sono invece rimaste fino al voto.
Minoranza che è comunque andata all’attacco del primo cittadino, a cui avevano chiesto di intervenire dopo lo scandalo che ha investito la Regione. Il centrodestra ha ritrovato invece la sua compattezza, con Fratelli d’Italia che sembra aver superato i mal di pancia degli ultimi giorni.
Lagalla: “Passaggio fondamentale”
“L’approvazione in Consiglio comunale del bilancio consolidato rappresenta un passaggio fondamentale per la stabilità finanziaria del Comune e per la credibilità della nostra amministrazione. È il segnale concreto di una macchina comunale che torna a camminare con equilibrio e visione, dopo anni di difficoltà e di scelte complesse”.
Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. “Adesso – aggiunge – possiamo guardare avanti con maggiore fiducia. La priorità sarà procedere quanto prima ai colloqui con i vigili urbani che provengono da graduatorie di altri Comuni. E successivamente con le loro assunzioni nel Corpo di polizia municipale, per restituire forza e presenza sul territorio a un servizio essenziale per la sicurezza e la vivibilità della città. Allo stesso tempo, continueremo con decisione il percorso di risanamento e rilancio delle società partecipate”.
Alaimo: “Lavoro rigoroso”
“Si tratta – ha detto l’assessore al Bilancio Brigida Alaimo – di un passaggio decisivo nel percorso di risanamento finanziario dell’Ente e di rilancio delle società Partecipate. Tra l’altro, questo provvedimento permette di sbloccare le assunzioni di nuovi agenti di polizia municipale che di fatto contribuiranno a rafforzare i presìdi di sicurezza e maggiore presenza sul territorio”.
Per l’assessore Alaimo, poi, l’approvazione rappresenta “il risultato di un lavoro rigoroso e condiviso per restituire stabilità e trasparenza ai conti del Comune che adesso rimette ordine nella gestione finanziaria tracciando una rotta chiara per il futuro. Il nostro obiettivo – conclude l’assessore al Bilancio – è quello di consolidare le Partecipate per renderle strumenti efficienti e sostenibili utili e necessari a costruire un migliore futuro per la nostra città”.
Soddisfazione anche da parte del presidente della Commissione Bilancio, Giuseppe Milazzo, che ha evidenziato come l’approvazione del consolidato segni “un passo concreto verso una gestione più stabile, una macchina amministrativa più efficiente e una città che torna a programmare con serietà e visione”.
Tantillo: “Stabilità finanziaria”
“L’approvazione è la conferma del buon andamento del percorso di risanamento dei conti intrapreso con determinazione dall’Amministrazione e sostenuto dall’intero Consiglio. Questo risultato, fondamentale per la stabilità finanziaria del Comune, certifica che la macchina comunale ha ritrovato il suo equilibrio e procede con visione chiara”. Lo dice il presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo.
“L’approvazione del consolidato non chiude un ciclo, ma anzi apre e consolida le aspettative per l’avvio di nuovi e migliori servizi alla cittadinanza. È la base sulla quale potremo costruire interventi più efficaci e una ripresa concreta che passerà anche attraverso il potenziamento dei servizi essenziali, a partire dalla Polizia Municipale, e la messa a sistema delle partecipate”.
Il Pd lascia l’Aula
“Il gruppo del Partito Democratico ha deciso di abbandonare i lavori non avendo ricevuto riscontro alle questioni poste già ieri e dopo avere anche oggi richiesto una sospensione, utile a ripristinare l’agibilità per la prosecuzione dei lavori d’aula, che la maggioranza e la presidenza del Consiglio hanno deciso di non accordarci”. Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere comunali del Partito Democratico Rosario Arcoleo, Mariangela Di Gangi, Teresa Piccione e Fabio Teresi.
“Era evidente che immaginare di poter andare avanti come se nulla fosse non avrebbe consentito un sereno svolgimento della seduta. Per noi era e resta un errore procedere con l’ordinaria amministrazione, lasciando inevase le importanti questioni poste attraverso il documento che, insieme alle altre forze di opposizione, ieri abbiamo indirizzato al sindaco per il tramite del presidente del Consiglio”.
Avs: “Lagalla faccia chiarezza”
“Questa mattina abbiamo deciso di non partecipare i lavori del – dichiarano i consiglieri di Avs, Fabio Giambrone e Alberto Mangano, del Gruppo Misto, Massimo Giaconia, e Franco Miceli -. Una scelta maturata non per spirito polemico, ma per coerenza e senso di responsabilità nei confronti dell’ente e della città. Ritenevamo – e continuiamo a ritenere – che, di fronte alla gravità delle questioni emerse, non sia possibile limitarsi alla semplice ordinaria amministrazione. Era ed è necessaria una presa di posizione chiara e netta da parte del primo cittadino, che oggi avrebbe dovuto essere presente in Consiglio per affrontare apertamente la questione morale e riaffermare con forza i valori di trasparenza, correttezza e legalità che devono guidare l’azione amministrativa”.
M5s si astiene
“Ci siamo astenuti sull’approvazione del bilancio consolidato del Comune di Palermo che ancora una volta registra il patologico fenomeno dei disallineamenti tra le società partecipate e l’amministrazione comunale. Disallineamenti che, secondo le normative contabili, avrebbero dovuto essere chiusi entro l’esercizio corrente e che invece continuano a ripresentarsi di anno in anno, segno evidente di una mancata capacità di governo e di coordinamento amministrativo”.Lo dichiarano i consiglieri del M5S, Concetta Amella, Giuseppe Miceli ed Antonino Randazzo.
“Nel documento non si intravedono inoltre politiche efficaci di contenimento della spesa del personale ma, al contrario, si registrano incrementi dovuti a contenziosi e a scelte gestionali discutibili. Anche questa volta il bilancio arriva con grave ritardo, confermando l’assenza di una visione strategica e programmatoria per la città. Grave, inoltre, l’assenza del sindaco, restio al confronto e incapace di sgomberare la gestione pubblica del Comune e delle aziende partecipate da ogni sospetto di clientelismo e favoritismi politici. Un atteggiamento che tradisce debolezza e vigliaccheria”.

