Palermo, bambino scomparso e l'abbraccio con i carabinieri

L’allarme per il bambino scomparso e l’abbraccio con i carabinieri

Una storia di disagio sociale
PALERMO
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PALERMO – È una storia di disagio sociale e solidarietà. All’inizio, però, è stata soprattutto una storia di paura. Sono le 18 di ieri, martedì 28 ottobre, quando scatta l’allarme. Un bambino di 11 anni si è allontanato da casa. La centrale operativa allerta le pattuglie in centro storico. I primi a intervenire sono i carabinieri del Nucleo radiomobile, in macchina e moto.

Il bambino viene rintracciato in corso Vittorio Emanuele. Ha dei seri problemi di salute ed è obbligato ad assumere dei medicinali. I militari lo hanno rintracciato in tempo. La mamma racconta la condizione di disagio in cui sta crescendo, da sola, il figlio.

I suoi coetanei lo prendono in giro perché si veste male. Di soldi, a casa, ce ne sono pochi a disposizione. Adesso bisogna accertare se l’undicenne sia vittima di bullismo e l’allontanamento da casa sia la spia di un malessere profondo.

I carabinieri si inteneriscono. Entrano in un negozio in via Roma e comprano un paio di scarpe all’undicenne, di quelle sportive e alla moda. La paura è passata, ora c’è la solidarietà. La storia di conclude con un grande abbraccio fra il bambino e i militari. I problemi restano, ma per un giorno si può sorridere.


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