ROMA – Tra i migranti soccorsi la scorsa notte a largo di Lampedusa, ci sono 25 morti e almeno una quindicina in gravissime condizioni. Lo si apprende da fonti sanitarie sull’isola secondo le quali la morte sarebbe dovuta a ipotermia. I migranti si trovano ancora a bordo delle motovedette delle Capitanerie.
Le vittime facevano parte di un gruppo di 105 migranti che si trovava a bordo di un barcone alla deriva a largo delle acque libiche, soccorso dalla Guardia Costiera nel corso della tarda serata di ieri. Le condizioni proibitive del mare – forza 8, con onde alte anche fino a nove metri – hanno reso particolarmente difficile il soccorso e stanno ulteriormente rallentando il rientro a Lampedusa: le motovedette procedono infatti a non più di due nodi all’ora. La richiesta di aiuto era arrivata da un telefono satellitare nel pomeriggio alla centrale operativa delle Capitanerie di Porto di Roma. Ricevuto l’Sos, sul posto sono stati immediatamente dirottati due mercantili che si trovavano in zona, il Bourbon/Argos e il Saint Rock, e contemporaneamente sono partite da Lampedusa due motovedette, la Cp 302 d la Cp 305. Arrivate sul posto attorno alle 22 di ieri sera, le motovedette hanno completato il trasbordo dei migranti in piena notte e ripreso la rotta verso Lampedusa. I medici a bordo hanno accertato la morte di 7 migranti mentre altri sarebbero in condizioni critiche.
“Sono arrivato ieri sera a Lampedusa e i motivi essenziali della mia presenza sono due: curare gli aspetti di coordinamento, ossia l’attività di accoglienza al centro e la sistemazione delle salme, ma anche incontrare i sopravvissuti e ringraziare i militari della Guardia costiera che si sono adoperati per salvare i profughi”. Lo ha detto il prefetto di Agrigento Nicola Diomede dopo la visita al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola, a Lampedusa (Ag). “Le 29 salme verranno imbarcate sul traghetto di linea domattina – ha continuato il prefetto Diomede – e arriveranno a Porto Empedocle in serata. Saranno distribuite nei cimiteri dei 20 Comuni della provincia di Agrigento che, con molta attenzione e sensibilità, si sono detti disponibili ad accogliere i corpi. I sopravvissuti partiranno quasi certamente, alla volta di Porto Empedocle, giovedì mattina. Siamo stati al centro d’accoglienza e col direttore sanitario dell’isola Pietro Bartolo e con il medico della stessa struttura – ha spiegato Diomede – abbiamo verificato che i sopravvissuti sono provati, ma in buone condizioni di salute”. Anche i sei migranti che inizialmente erano stati ricoverati al poliambulatorio dell’isola per assideramento sono stati portati al centro di contrada Imbriacola. “Sono in costante contatto con il ministero dell’Interno – ha concluso Diomede – e via via vado aggiornando il ministro Angelino Alfano su quello che accade e su cosa si sta facendo”. Per il pomeriggio è previsto l’arrivo dei poliziotti della Scientifica e della Squadra mobile. Ai primi toccherà cercare di identificare i migranti deceduti, agli altri di sentire i sopravvissuti cercando di ricostruire l’accaduto. La Procura di Agrigento ha, infatti, aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per omicidio plurimo. Del fascicolo si stanno occupando il procuratore capo Renato Di Natale, l’aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto Brunella Sardoni.
(Fonte ANSA)