Lampedusa, non si arrestano gli sbarchi: 640 persone in un giorno - Live Sicilia

Lampedusa, non si arrestano gli sbarchi: 640 persone in un giorno

Le motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle hanno soccorso i barchini
MIGRANTI
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LAMPEDUSA – Altri 155 migranti che erano a bordo di quattro imbarcazioni sono approdati al molo Favarolo di Lampedusa. Le motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle hanno soccorso i barchini con a bordo rispettivamente 43 (6 donne e 3 minori), 21 (4 donne e 1 bambino), 45 (6 donne) e 46 (11 donne e 2 minori) originari di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Sierra Leone, Mali. Tunisia, Sudan e Somalia. I quattro gruppi hanno riferito di essere salpati da Sfax in Tunisia. Salgono così a 15, a partire da mezzanotte, gli sbarchi su Lampedusa con un totale di 640 persone.

Le rassicurazioni del Commissario Valenti

“Stiamo lavorando a nuove aree esclusivamente temporanee e appositamente dedicate in Sicilia e Calabria per poter sopportare il significativo aumento del carico di arrivi con la creazione o l’implementazione di ‘punti di crisi’, ovvero aree di primissima accoglienza, come abbiamo fatto a Lampedusa”. Così il commissario all’emergenza migranti, Valerio Valenti, in merito all’aumento dei numeri degli sbarchi sulle coste italiane negli ultimi giorni. “Stiamo stressando il territorio per l’aumento degli arrivi, che è fisiologico in estate, ma il sistema tiene e questi problemi ci sono sempre stati. Nel 90% dei casi il sistema di collocazione dei migranti ha funzionato e funziona. Ci sono state ricadute più forti su qualche territorio, ma sono criticità che nascono da situazioni specifiche”. Così il commissario all’emergenza migranti, Valerio Valenti, in merito all’aumento dei numeri degli sbarchi sulle coste italiane negli ultimi giorni. “Da sempre – aggiunge – l’asse portante del sistema di accoglienza dei migranti sono lo Stato e i sindaci: ora con lo stato di emergenza entrano in campo anche le regioni e noi, in questo approccio emergenziale, siamo aperti e disponibili a idee diverse, per esempio sull’accoglienza diffusa”. “Quello che è certo è che non c’è l’intenzione di creare mega strutture come successe a Mineo e se dovessero risultare valide altre soluzioni emergenziali in una logica di cuscinetto lo faremo”, ha aggiunto Valenti auspicando che i nuovi incontri con i rappresentanti istituzionali dei Paesi di partenza “sortiscano effetti benefici sui flussi”


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