L'appello del mondo delle scuole materne: "Sostegni o sarà crisi" - Live Sicilia

L’appello del mondo delle scuole materne: “Sostegni o sarà crisi”

La nota della Fism Sicilia
CORONAVIRUS
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PALERMO – “I servizi educativi e la scuola rappresentano l’unico strumento valido a contrastare la povertà educativa e un baluardo per consentire una più veloce ripresa dei rapporti sociali e di ritorno alla normalità. Questa Federazione, nel rilanciare la sfida alla pandemia degli asili nido e delle scuole dell’infanzia siciliane per assicurare i servizi di educazione e di crescita dei bambini nei primi duemila giorni di vita, esprime preoccupazione per la tenuta dei servizi 0/6 anni”. Così in una nota la Fism Sicilia (Federazione Italiana Scuole Materne)

“Il prezzo della nuova e insidiosa ondata di contagi, spinta dalla potente variante omicron, non può e non deve ricadere sulle famiglie, ma non può neanche mettere in ginocchio gli Enti gestori – prosegue la nota -. Le risorse che un tempo erano destinate al potenziamento dei progetti didattici innovativi, alla formazione e alla qualità dei servizi oggi vanno investiti su interventi di sanificazione, acquisto di dispositivi di protezione e sostituzione di operatori scolastici in quarantena. Nell’ultimo mese in Sicilia, ogni scuola dell’infanzia e asilo nido si è trovata ad affrontare almeno 3 casi di contagio tra i bambini e 2 casi tra gli operatori scolastici: docenti e educatori oppure personale amministrativo e ausiliario. Nelle ultime due settimane il 21% dei bambini hanno affrontato la quarantena oppure si sono contagiati”.

Sono numeri importanti che fanno ben comprendere come è complicato per le nostre scuole resistere, più che a un ondata a uno tsunami che si è abbattuto sulle nostre scuole e sui nostri nidi. Con senso di responsabilità e con la consapevolezza che non può essere negato il diritto ai bambini all’educazione, alla crescita e la leggerezza della socialità, rimaniamo aperti pur sommersi dalla burocrazia, dai protocolli, dalle linee guida e dalla speranza di una mail di supporto che arriva in ritardo o non arriva mai”.

E ancora: “Gli operatori scolastici, come i medici, sono chiamati al sacrificio e stanno facendo la loro parte con sofferenza in una routine che ormai logora, ma non può non essere ascoltata. Questa Federazione a cui aderiscono oltre 500 asili e scuole dell’infanzia in Sicilia chiede al Governo regionale interventi consistenti e urgenti a sostegno del settore che garantisce un servizio pubblico essenziale. Non ascoltare il grido di aiuto porterà ben presto le associazioni di categoria a chiedere alle Organizzazioni Sindacali un incontro per formalizzare l’avvio dello stato di crisi. Rischiamo di perdere un patrimonio educativo e uno dei servizi più essenziali per le famiglie”.

Il futuro dei bambini e delle famigli siciliane dipende da oggi!

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